Il direttore sportivo ha parlato dell’argomento dell’antisemitismo
LAZIO TARE ANNA FRANK ANTISEMITISMO – Impossibile non parlare dell'argomento dell'antisemitismo con il direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, dopo le figurine trovate nel settore della Curva Sud aperta ai tifosi biancocelesti nella sfida contro il Cagliari raffiguranti Anna Frank con la maglia della Roma. “Bisogna prendere con il giusto modo questi eventi accaduti, va condannato quello che è successo – ha detto il dirigente a 'Premium Sport' – Da anni siamo un esempio nella lotta contro il razzismo e l'antisemitismo. Ci hanno coinvolto un'altra volta, chi si è reso responsabile di quanto accaduto deve essere radiato dallo stadio ma nello stesso tempo la questione non va strumentalizzata. La tifoseria della Lazio non può essere sempre additata come la pecora nera. Le riflessioni sull'episodio ci sono state anche all'interno della squadra, ma adesso è importante solo il campo. Qualsiasi tifoseria in Italia ha frange estremiste, di destra o sinistra, e gli atteggiamenti non possono essere controllati, soprattutto dalle società. L'unica cosa che non accetto quando non si prende in considerazione il lavoro fatto. Negli ultimi due anni la tifoseria sta cercando la strada giusta. Sono sicuro che tante di queste cose sono anche degli sfottò tra le tifoserie. E nel mio quartiere sui muri ci sono scritte 'Laziale ebreo'. Dobbiamo dare l'esempio e la Lazio è da anni in prima fila su queste questioni”.




















