Le parole del patron biancoceleste a margine della visita alla Sinagoga di Roma
LAZIO LOTITO / “La maggior parte della tifoseria condivide questa nostra posizione”. Così Claudio Lotito fuori la Sinagoga di Roma, dove è stato consegnato un mazzo di fiori come segno di solidarietà e in risposta agli insulti antisemiti e razzisti fatti dai tifosi biancocelesti in occasione del match casalingo contro il Cagliari: “Nei tredici anni della mia presidenza abbiamo sempre messo in atto iniziative volte a reprimere certi fenomeni. Oggi intende ribadire la nostra posizione, che adesso non può essere strumentalizzata. Oggi però dico con onestà che alcuni fenomeni sono scomparsi, purtroppo in una grande comunità può capitare che ci sia lo scemo di turno. Negli ultimi tempi la tifoseria ha dimostrato di aver cambiato rotta, io comunque non accetto strumentalizzazioni. E' ora di finirla di utlizzare qualsiasi strumento per denigrare una società che vive un grande momento sotto ogni aspetto. La Lazio andrà a far visita ad Auschwitz ogni anno – ha annunciato poi il patron laziale, come raccolto dall'inviato di Calciomercato.it – Quello che è successo non deve essere dimenticato, il viaggio verrà fatto per far capire ai ragazzi di cosa stiamo parlando. Non si può giocare su certi argomenti. La Lazio combatterà sempre questi fenomeni e vuole fare chiarezza sugli autori di questi fatti tramite l'utilizzo delle telecamere. Incontro con comunità ebraica? Oggi non c'è stato per motivi logistici”, ha risposto e concluso Lotito. Domani, prima della partita col Bologna, la Lazio scenderà in campo con la maglia di Anna Frank.
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R.A.




















