Monsignor Spreafico: “L’unica parola è vergogna!”
LAZIO CODACONS CURVA NORD / Duro comunicato del Codacons. L'oordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori ha attaccato duramente i tifosi biancocelesti che domenica in occasione di Lazio-Cagliari hanno depositato in Curva Sud – quella solitamente occupata dai sostenitori della Roma – adesivi antisemiti e razzisti: “Un episodio che getta discredito sull’immagine di Roma e dell’Italia agli occhi del mondo, arrecando un danno enorme all’intero paese. Non si tratta di una provocazione, ma di una vera e propria associazione a delinquere messa in atto dai tifosi della Lazio – sottolinea il Codacons – Il codice penale prevede infatti che quando tre o più persone si associano per commettere delitti, scatta la fattispecie di associazione a delinquere, in tal caso per la realizzazione di un reato evidente, quello di odio razziale, punito dalle nostre norme.
“Non è la prima volta che la tifoseria biancoceleste si rende protagonista di episodi ignobili di stampo antisemita – aggiunge – e di fronte all’ultimo grave episodio le autorità competenti devono adottare provvedimenti esemplari: in tal senso il Codacons chiede la chiusura totale della curva Nord dell’Olimpico per un periodo non inferiore ai 3 anni, come segnale di forza delle istituzioni e punizione per comportamenti che non riguardano solo il calcio, ma ledono gli interessi della città e dell’Italia”.
Condanna all'ignobile comportamento di parte dei tifosi laziali sono arrivate anche dal monsignor Spreafico, vescovo di Frosinone e presidente della Commissione dei vescovi italiani per l’ecumenismo e il dialogo: “Vergogna. E' assurdo. Siamo al paradosso – le sue parole riportate dal 'Servizio Informazione Religiosa' – L’antisemitismo è strettamente collegato al razzismo. Il Congresso ebraico mondiale nel 2016 ha censito sulla rete 382mila post antisemiti, cioè uno ogni 83 minuti. Sono molto preoccupato. Esprimo solidarietà alla Comunità ebraica di Roma e all’ebraismo e alla loro storia. Non è possibile dimenticare ciò che è avvenuto soprattutto usando il nome, la storia e il dramma di Anna Frank in questo modo. Penso veramente che bisogna vergognarsi, che l’unica parola è: vergogna”.




















