Il portiere bianconero: “Potrei cambiare idea soltanto se vincessi la Champions”
CALCIOMERCATO JUVENTUS BUFFON / Gianluigi Buffon è pronto ad appendere i guanti al chiodo. Quella attuale sarà la sua ultima stagione tra i pali della porta della Juventus e della Nazionale. Ad annunciarlo è stato lo stesso numero 1 bianconero ai microfoni di 'Sky Sport': “Se ci sono margini per un ripensamento? Di margine non ce n'è, sono abbastanza convinto delle scelte che prendo e sono più che altro una persona molto serena, nel senso che non ho paura del futuro e quello che potrà essere la mia vita anzi la affronto e la affronterò con l'entusiasmo, la voglia ed il desiderio di mettermi alla prova anche lì e di conseguenza non mi cambierebbe nulla fare un anno o due in più. Credo non tolga e non aggiunga nulla a quello che ho già fatto e come tutte le cose cerco il senso: l'unico senso potrebbe essere dato se si vincesse la Champions, allora per cercare di vincere anche il Mondiale per Club, magari Szczesny una partita me la farà fare… Però credo che con un portiere come lui dietro, sia meglio che il prossimo anno mi faccia da parte”. Dopo aver incensato il collega polacco, arrivato nell'ultima sessione di calciomercato Juventus, Buffon filosofeggia sul suo presente: “Avevo approcciato a quest'anno con entusiasmo e con una certa serenità di fondo perché ti aspetti sempre che magari arrivando quasi ai titoli di coda, la vita e la casualità ti venga un po' incontro per semplificarti le cose e invece come capitato sempre nella mia carriera e spesso anche nella mia vita, le cose semplici non mi sono mai piaciute e ho sempre dovuto tirarmi su le maniche per alcune volte affrontare ed alcune volte essere sconfitto dalle cose difficili. Anche quest'anno devo dire che siamo su questa falsa riga perché già da metà ottobre ci stiamo giocando molto sia con la Juve che soprattutto con la Nazionale“.
Caso Lazio, Buffon contro il razzismo: “Xenofobia frutto dell'ignoranza”
Oltre alle questioni legate al calciomercato, Buffon ha commentato il caso della settimana, ossia l'ennesimo episodio di razzismo nel calcio, con protagonisti stavolta i tifosi della Lazio, che hanno offeso la memoria di Anna Frank: “La ricetta è fare quello che si sta facendo con i media, stigmatizzare, mettere in piedi delle iniziative affinché la sensibilità in questo caso del popolo italiano aumenti, ma credo che al di là di tutto sia un problema culturale e magari di conoscenza perché poi è innegabile che il mondo si tocca con mano, vuol dire conoscere i fatti e la verità della storia, di ciò che è accaduto, l'umanità che non può rimanere indifferente di fronte a determinate tragedie e quindi io penso che queste manifestazioni xenofobe siano frutto proprio magari di una poca conoscenza di ciò che ha detto la storia“.




















