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Bologna-Lazio, Inzaghi: “Adesivi Anna Frank? Poche mele marce”

Il tecnico biancoceleste in conferenza stampa prima del match contro i rossoblu

BOLOGNA LAZIO CONFERENZA INZAGHI / Non può non parlare del caso del giorno Simone Inzaghi nella conferenza stampa che precede la partita della Lazio sul campo del Bologna. Il tecnico biancoceleste si sofferma anche sugli adesivi antisemiti messi dai propri sostenitori in Curva Sud domenica scorsa: “La Lazio come società e tifosi, nel corso della storia, ha messo in atto iniziative contro il razzismo. Anche questa volta lo ha fatto. Gli episodi di domenica sono riconducibili a poche mele marce. E' giusto però che vengano condannate fermamente. Contraccolpi per la squadra? Non credo: la Lazio ha dimostrato di essere contro qualsiasi istigazione al razzismo. Sono poche mele marce”. 

Poi si passa al campo e alla sfida con il Bologna: “Impegni facili in Serie A non ci sono. Con il Cagliari siamo stati bravi noi a non farla diventare complicata. A Bologna troveremo una squadra ferita dopo la sconfitta di Bergamo. Conosciamo Donadoni, farà di tutto per complicarci la vita”. 

TURNOVER – “La conferenza dovrebbe essere fatta dopo l'ultimo allenamento, a 3-4 ore dal match potrei rispondere meglio. Ci sono dei dubbi: Radu non si è allenato perché ha avuto un po' di febbre, c'è qualcun altro affaticato. Rientrerà Lukaku, mentre Felipe, Wallace, Basta e Mauricio non ci saranno”. 

Bologna-Lazio, Inzaghi in conferenza: “Nani si è integrato bene”

IMMOBILE – “Può migliorare? Deve dirlo lui: ha voglia di lavorare e può migliorare. E' sempre tra i primi ad arrivare al campo, può dare ancora tanto”. 

CLASSIFICA – “Dopo nove partite non bisogna guardarla, lo dico sempre ai ragazzi. Abbiamo poco tempo ma questi ragazzi hanno dimostrato che sanno lavorare bene mentalmente per affrontare ogni impegno”. 

NANI – Infine una battuta su Nani arrivato nell'ultimo calciomercato: “Si è integrato bene, sono contento di lui e di Caicedo. Per un allenatore scegliere è la cosa più difficile ma vorrei farlo anche io invece finora sono sempre stato obbligato”. 

 

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