Il motivatore del difensore ha parlato del momento difficile in rossonero
MILAN BONUCCI ESPULSIONE FERRARINI / Momento negativo per Leonardo Bonucci con la maglia del Milan. Espulso nella gara di ieri contro il Genoa, il difensore sta ricevendo svariate critiche per un inizio di stagione deludente. Alberto Ferrarini, suo motivatore che lo conosce da circa un decennio, ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Posso parlare per quello che può essere la mia esperienza nei confronti di questo ragazzo che conosco da quando era in tribuna a Treviso, parliamo del 2008. Per me è sempre stato il 'soldato' in primis di Antonio Conte, e poi è stato un soldato comunque della Juventus, un soldato, un uomo della triade in questo caso di Buffon, Barzagli e Chiellini – spiega a 'Tutti Convocati' su 'Radio 24' – Quindi con tutto il rispetto io penso che se dovesse fare questo passo indietro (rinunciare alla fascia di capitano ndr) e tornare nel suo ruolo, riuscirebbe a dare il meglio dov'è più accentratore. Quindi magari meno responsabilità, dove lui è focalizzato totalmente su di lui. Leonardo è un giocatore che fondamentalmente, a differenza magari di altri, non è nato campione: è diventato un campione. E di conseguenza è diventato campione attraverso il lavoro, attraverso il sacrificio, ma soprattutto attraverso la centralità che lui ha di se stesso”.
Ferrarini ha quindi parlato delle doti da 'soldato' dell'esperto difensore: “Secondo me se Leonardo torna a fare il soldato penso che i milanisti avranno una grande e un'immensa soddisfazione perché lui è un accentratore di energia, lui è una persona che pensa a fare una cosa buona, dopodiché a rifarsi, dopodiché a rifarsi ancora. Sarà un paradosso, ma quando è stato capitano alla Juventus non ha avuto delle grandi prestazioni. Nel periodo peggiore della sua carriera è stato anche inquisito col calcio scommesse ingiustamente, hanno cercato di sfondarlo. Alla fine ha vinto lui, è andato avanti, si è rifatto”.
Milan, Ferrarini su Bonucci: “Adesso c'è la rinascta”
Il rosso diretto di ieri può rappresentare un punto di svolta nel percorso in rossonero di Bonucci, almeno secondo Ferrarini: “Secondo me l'espulsione di ieri è un grande game over, come dire, la prima parentesi con il Milan, e adesso logicamente c'è la rinascita. Io penso che ci sarà una grande soddisfazione, lui ha una grande voglia di rivalsa e soprattutto, a parte le soddisfazioni che magari potrà avere nelle prossime ore, io penso che Leonardo non farà altro che rifarsi con il Milan e di conquistarsi quella maglia. Leonardo in questo momento condivide e accetta le critiche giuste perché non è Leonardo Bonucci della Juventus, però lui ha fame di tornare più forte anche di prima, assolutamente, perché ha molta più esperienza”.
Il motivatore si è poi concentrato sulle doti mentali di Bonucci: “Di Leonardo la cosa che mi piace di più, oltre al fatto che è una persona molto disponibile, è una persona estremamente intelligente, dove trasmuta il negativo in positivo. Lui ha ben capito che ieri ha toccato il fondo. Magari è stato anche sfortunato, ma non mi piace, la sfortuna per me non esiste. Per me esiste comunque questa situazione, quindi game over nel senso come dire: ok, ora si riparte più forti di prima, più affamati di prima. Abbiamo già deciso cosa dobbiamo fare, io sono felice, lui lo è più di me, e andiamo avanti cercando semplicemente di fare quello che abbiamo fatto: migliorarsi sempre di un millimetro e questo è il nostro obiettivo”.
L'entusiasmo che ha accompagnato il suo trasferimento a Milano, inoltre, non sembra averlo aiutato in questo inizio di stagione: “Tutta questa fama che ha avuto al Milan secondo me è stato molto bello, gratificante, però secondo me magari non ha fatto così tanto bene a lui – prosegue Ferrarini – Lui è un giocatore umile, un giocatore normale, che deve diventare un campione, e quindi tutta questa situazione che è stata creata magari non lo ha aiutato sotto un aspetto ripeto egoico. Questa situazione, questo bagno di tempesta secondo me sicuramente torna con i piedi per terra, per farlo essere ancora più umile e più affamato di prima”.




















