Il tecnico ha analizzato in conferenza stampa il match di domani
INTER SAMPDORIA SPALLETTI / Inter chiamata proseguire l'ottimo momento di forma contro la Sampdoria. Domani sera i nerazzurri scenderanno in campo a 'San Siro' per l'anticipo della decima giornata di Serie A. Luciano Spalletti ha fatto il punto sulle news Inter intervenendo in conferenza stampa. Calciomercato.it ha seguito in diretta le sue dichiarazioni: “Quando incontri squadre che hanno la spensieratezza di giocare queste partite diventa insidioso. Giampaolo è uno fortissimo, rende fortissime anche le squadre che allena. Per cui è un'insidia. Noi dobbiamo essere bravi a ripartire da zero e mettere tutte le qualità che servono per giocare qualsiasi tipo di partita. Bisogna riazzerare tutto. La Samp è una squadra forte e gioca un calcio importante. A Giampaolo sono stati tolti i pezzi migliori e gioca ancora un bel calcio. Prima di allenare i muscoli bisogna allenare la testa: quella ti crea i presupposti per anticipare quello che avverrà e prepararsi a qualsiasi tipo di partita. Quando parlo di fortuna, c'è incluso il fatto che sanno valutare queste insidie. La Samp è del nostro livello, l'anno scorso ci è arrivata davanti e non ci ha fatto veder palla. Noi siamo una squadra fortissima, ma è la stessa che a volte ha fatto bene e altre no. Dobbiamo far uso di tutte le qualità che abbiamo”.
GIAMPAOLO – “Lui come me è uno che la storia non gli è stata raccontata, la sa tutta. E' partito da niente ed è arrivato ad allenare una delle squadre più forti della Serie A. Ora è uno dei più chiacchierati, se la merita tutta questa attenzione. Sento che gli piace allenare l'Inter: io sarei il primo abbonato di quella stagione, starei lì a vedere le sue qualità. Ha facilità nel contatto diretto coi giocatori. Ho ricevuto un messaggio da Lotti, che mi ha detto che se tutti vogliono fare i ministri, c'è bisogno che qualche panchina si liberi”.
Inter-Sampdoria, Spalletti in conferenza stampa
NAPOLI – “Mi son piaciute tante cose, ma allo stesso tempo si trova sempre qualcosa da migliorare. Non dobbiamo credere che ci sono dei dubbi sulla strada da percorrere. Dobbiamo fare ancora dei passi in avanti, quindi si fa un discorso completo perché poi noi vogliamo arrivare: dove non lo sappiamo, ma vogliamo arrivare. Dipenderà dalle dimostrazioni che di diamo di volta in volta. La cosa che mi è piaciuta più di tutte è il fatto di volerla andare a giocare. Mi è piaciuto quando hanno stretto i denti palleggiando davanti alla difesa, poi le qualità del Napoli sono venute fuori. Il Napoli è una di quelle squadre che riconquista la palla nella metà campo avversaria”.
SKRINIAR – “Giampaolo lo consigliò? Per quanto mi riguarda ha confermato la persona che è. Quando ci sono calciatori che ti interessano, se c'è possibilità ti telefono e ti chiedo se è veramente forte. Lui me ne parlò benissimo. Lui ha ancora molti margini di miglioramento. Ci piacque subito il modo in cui ci ha risposto quando siamo andati a fare questa trattativa. Poi ha confermato di essere quella persona lì. E' stato il direttore che mi ha detto che gli piaceva questo ragazzo. In allenamento ha questi occhi espressivi, è facile quando si ha a che fare con questi ragazzi. E' una scorciatoia per l'allenatore andare a mettere dei punti di riferimento per esibire le idee di calcio. Secondo me è al 60% delle sue possibilità. E' veloce, forte di testa. Vedrete quante squadre saranno interessate a lui. E' la cosa che mi fa paura”.
LA SQUADRA – “Non ci interessa di far paura a nessuno, vogliamo andare a creare un contesto dove di volta in volta ci si mette qualcosa in più. Vogliamo andare sempre avanti e consolidare le nostre certezze. Noi guardiamo in casa nostra, non in casa degli altri”.
TURNOVER – “Discorso difficile da fare oggi, un paio di affaticamenti muscolari c'erano ieri. Abbiamo ancora una giornata di possibilità di recupero. Domattina probabilmente faremo qualcos'altro. Si va a domani per decidere alcune cose. Funziona così anche per me. Ci sono partite che danno ulteriore stress: abbiamo giocato fuori casa, al doping ci abbiamo messo un'ora. Sono tutti imprevisti. Dopo quello stress non dormi. Spero si siano riposati fra stanotte e stamani”.
MIRANDA – “Uscite con la palla? Figurati se sono preoccupato per lui. Miranda trasferisce ai giocatori l'equilibrio. A volte se la prende un po' comoda, non esagera mai in quello che è l'uso delle sue qualità. L'essenziale è che non dia vantaggi agli avversari. Arriva all'obiettivo sempre”.
MINISTRO DELLA DIFESA – “Io l'ho detto in senso qualitativo, il fatto che Sarri sarebbe divetato ministro dell'economia. Sa dare il massimo professionalmente. Spero abbia fatto altrettanto lui, lo conosco. E' uno bravo, è uno forte. Come me l'ha detto non lo so, è una persona che stimo: punto e basta”.
DIFFERENZA – “C'è un po' di differenza sulla qualità del gioco, sulle qualità dei calciatori di meno. Al Napoli ho visto fare degli agganci volanti, giocate di prima: hanno la certezza delle qualità che hanno. Sanno bene le giocate che possono fare. Noi dobbiamo crescere ancora di più. Vecino, per esempio, si sta mettendo a suo agio in un contesto dove forse non aveva certezza di poterci stare fino in fondo. So le qualità che ha lui, nelle prime gare non fece vedere la progressione con la palla. Invece lui deve stare tranquillo, perché qui dentro ci sta bene, non è tirato in questo contesto. Ora comincia a prendere più tranquillità”.
OBIETTIVI – “L'ho un pochettino detto: puntellare le certezze e avere sempre una costante ricerca per nuove opportunità. Noi non ci facciamo tirare dentro il vortice di quelle che sono le domande che ci vengono dette. Sappiamo da soli come siamo fatti, pregi e difetti. Spero che anche per voi sia così. Ci continuate a domandare: “Ma siete da scudetto?”. Finché ne parlate è segno che non lo siamo. Alla Juve non lo domandate, al Napoli nemmeno. Per essere da scudetto c'è bisogno che non lo domandiate. Dobbiamo far vedere delle certezze, dobbiamo migliorare e usare meglio la Pinetina. E' un gradino dopo gradino: se fai un passo bene ora, quello successivo ti viene corretto”.
IL PASSATO – “Non mi sopravvalutare. Io non so cosa sia successo l'anno scorso, sarebbe presuntuoso. Come faccio a dire cosa non ha funzionato l'anno scorso? Io posso dire quello che si è fatto. E' uno dei gruppi migliori che ho avuto la possibilità di allenare. Stasera chi vuole andare a dormire a casa va a casa. Io non impongo niente, non ho bisogno di fare il regolamento da appendere. Tutti sanno i loro obblighi per stare dentro a un gruppo. Chi dorme meglio qui, dorme qui. Chi vuole andare a casa va a casa: ognuno è allenatore di sé stesso. Io posso dire che se si fumano due sigarette di meno, può darsi che si facciano cento metri in più. Non vado a vedere se sento odore di fumo in camera tua. Posso dare dei consigli, poi sono loro che hanno una considerazione obiettiva”.




















