Atalanta
Bologna
Cagliari
Como
Fiorentina
Genoa
Inter
Lazio
Lecce
Milan
Napoli
Parma
Roma
Torino
Udinese
Verona

Vucinic come Osvaldo e Platini, quando l’addio arriva troppo presto?

Il montenegrino ha ancora voglia di giocare ma non è escluso un addio anticipato

VUCINIC E CALCIATORI RITIRATI /  Mirko Vucinic si è presentato così ieri, durante un'intervista per Il Romanista : “Se qualcuno mi vuole sono pronto, perché ho ancora voglia di prendere a calci un pallone”. Sebbene siano state queste le parole rilasciate, sembra essere giunto il momento, per l'ex calciatore di Roma e Juventus, di porre fine alla sua carriera calcistica, a meno di sorprese e offerte clamorose di calciomercato, considerato che a lui si era interessato anche il Lecce.

Il giocatore montenegrino ha da poco spento la sua 34esima candelina e ancora non si sente “vecchio” per appendere gli scarpini al chiodo, purtroppo però complice anche un brutto infortunio al legamento crociato anteriore destro avvenuto nel 2015 e i quattro anni passati nelle file di una squadra non di altissimo livello, l'Al-Jazira, il suo addio al calcio giocato è quasi un dato di fatto. Il nome di Vucinic va così a riempire una lista, oramai non più corta, di quei giocatori che forse troppo prematuramente, chi per un motivo chi per un altro, hanno dovuto e voluto ritirarsi dalla scena calcistica.

Da Boniek a Platini, i campioni che si sono ritirati da giovani

Molti di questi, di passaggio o in maniera più duratura, hanno militato in Serie A, lasciando quasi sempre ricordi importanti nel cuore dei propri tifosi. Basti pensare a due grandi campioni, e anche amici fuori dal campo, quali Zbigniew Boniek e Michel Platini che alla stessa età, 32 anni, hanno messo da parte i propri scarpini, dopo aver vinto quasi tutto a livello di club ed essere stati punti fermi delle rispettive nazionali. Il più forte giocatore polacco di sempre, dopo 13 anni di carriera ad altissimi livelli, ha detto addio anche a causa di un'ultima stagione mediocre con la Roma. Il francese invece ha stupito tutti annunciando il suo ritiro, dopo un ultimo anno con la Juventus intervallato da problemi fisici, affermando di non riuscire più a raggiungere la forma necessaria per esprimersi ad alti livelli.

Stessa sorte toccata al francese, o sarebbe meglio definirla sfortuna, è quella che ha colpito l'ex attaccante del Milan, Marco Van BastenIl cigno di Utrecht aveva tutte le caratteristiche del campione; tecnica, fisicità e rapidità nei movimenti, peccato per quella sua “caviglia” d'Achille.

A soli 29 anni e con un palmares ricco di trofei, l'olandese è stato costretto, dopo quattro interventi alla caviglia, a salutare il rettangolo di gioco con grande rammarico suo e di tutto l'ambiente milanista. L'allora l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani commentò così questo addio: “Il calcio perde il suo Leonardo da Vinci”.Di differente natura è invece il ritiro di Didier Deschamps, che pago della lunga carriera e delle molteplici vittorie dice addio al calcio a 33 anni, un anno dopo la conquista del titolo europeo vinto nel 2000 con la Francia, per intraprendere la carriera da allenatore. Come non citare anche l'unico giapponese ad aver vinto un campionato italiano. Hidetoshi Nakata, pur non trovando molto spazio nella Roma di quegli anni, in cui Totti la faceva da padrone, ha preso un posto speciale nel cuore dei tifosi giallorossi per la sua fondamentale prestazione nello scontro diretto per lo scudetto contro la Juventus nel 2001.

Dopo un solo anno alla Roma ed esperienze di poca rilevanza Italia e in Inghilterra, a 29 anni ha salutato tutti per fare ritorno nella sua terra d'origine e dedicarsi all'imprenditoria, diventando ebbene si, un produttore di sakè di alto livello.

Per tornare più ai giostri nostri c'è lui, Pablo Daniel Osvaldo, l'ex calciatore argentino naturalizzato italiano ha abbandonato trentunenne i campi per dedicarsi ad un altro tipo di vita. Ormai non più felice con il pallone tra i piedi ha deciso di dare sfogo ad un sua passione,la musica, che lo vede girare per il sudamerica in tutt'altra veste con la band.

 

Gestione cookie