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Svezia-Italia, ESCLUSIVO Stromberg: “Sfavoriti solo per chi non sa”

L’ex centrocampista dell’Atalanta, ora giornalista, in esclusiva a Calciomercato.it, dice la sua sullo spareggio per i Mondiali 2018

SVEZIA ITALIA ESCLUSIVA STROMBERG / Chi è cresciuto negli anni ottanta non può non ricordare la sua folta chioma bionda: Glenn Peter Stromberg è stato il leader e capitano simbolo dell'Atalanta di Mondonico, quella che arrivò in semifinale di Coppa Italia nel 1987/1988 pur giocando in Serie B. Centrocampista dal buon tocco di palla, uno svedese con un bel pezzo d'Italia nel cuore per gli 8 anni di carriera trascorsi a Bergamo: chi meglio di lui per parlare dello spareggio Svezia-Italia che deciderà chi tra le due Nazionali volerà ai Mondiali 2018

L'ex calciatore, che lavora ora per la tv svedese 'Viasat', non si tira indietro davanti alle domande di Calciomercato.it sull'urna di Zurigo e racconta di una Svezia che crede all'impresa: “Nessuna delle due squadre penso sia soddisfatta. In Svezia l'opinione pubblica teme molto l'Italia: guardano alla storia, alla tradizione da grande squadra e c'è un po' di pessimismo tra i tifosi. Però chi sa un po' di calcio, la Federazione, il ct, i calciatori, pensa che è una cosa difficile ma non impossibile. Sono due Nazionali molto vicine per qualità: si gioca su due partite e credo che lo spareggio possa essere deciso da episodi”.

La Nazionale di Andersson ha perso il top player, Zlatan Ibrahimovic, ma questo non preoccupa Stromberg: “Senza Ibrahimovic, non conta più il singolo ma la squadra. Prima si dipendeva da Zlatan, l'ultima volta ha deciso praticamente da solo contro la Danimarca quando era in palio la qualificazione. Ora invece il gruppo funziona benissimo, c'è un grande spirito: ora tocca a tutta la squadra, è il collettivo che deve fare la differenza”. 

Mondiali 2018, Svezia-Italia: per Stromberg il pericolo è Forsberg

Il collettivo che può contare anche su qualche individualità: “C'è Forsberg che gioca a sinistra o il bomber Marcus Berg. L'esterno del Lipsia è un calciatore che potrebbe far bene anche in Italia: è bravo tecnicamente, bravo nell'uno contro uno, riesce a fare gol”. Il pericolo numero uno per la Nazionale di Ventura che spera di poter contare sul sostegno dei tifosi nel ritorno di San Siro. Quei tifosi che subito hanno ricordato il 2-2 tra Svezia e Danimarca, il famoso 'biscotto' che eliminò l'Italia di Trapattoni dagli Europei del 2004. Un riferimento sul quale Stromberg ha glissato: “Quando c'è un risultato che va bene a tutte e due è facile che si verifichi: che sia Nord Europa, Mediterraneo o America”. Capitolo chiuso, insomma: ora c'è la Russia da conquistare e non certo a colpi di biscotti…

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