L’ex Sunderland ha conquistato i rossoneri con prestazioni convincenti nonostante le difficoltà della squadra
MILAN BORINI / Se il derby milanese oggi ha un solo nome per gli interisti e non, cioè quello di Mauro Icardi, per i tifosi rossoneri meno pessimisti, vista la bruciante sconfitta al 90', potrebbe essere quello di Fabio Borini. Ieri sera infatti, insieme al suo compagno di reparto Bonaventura, ha impreziosito il centrocampo del Milan e si è reso protagonista di una buona prestazione.
Il trasferimento di Borini (classe '91) al Milan, durante la sessione estiva di calciomercato, però è quasi passato in sordina forse per i troppi acquisti. Eppure dopo questo inizio di campionato, il giovane romagnolo è una felice sorpresa. E' stato una promessa del calcio internazionale già in giovane età, tanto da firmare ad appena 17 anni con il Chelsea, ma ciò nonostante non è mai riuscito a spiccare del tutto il volo, con prestazioni altalenanti nel Liverpool prima e nel Sunderland poi e con qualche infortunio di troppo.
Oggi invece sembra un giocatore diverso, con le costanti prestazioni ricorda quasi la buona impressione che fece agli inizi del suo trascorso con la Roma. E' certamente più maturo e ha raggiunto maggiore sicurezza anche dal punto di vista difensivo. Montella sembrava quasi averlo snaturato rispetto al suo ruolo iniziale, invece posizionandolo come laterale destro in un centrocampo a 5, in assenza dell'infortunato Conti, è riuscito a far uscire altre sue qualità. Arretra e si sacrifica molto per la squadra ma non rinuncia mai ad affacciarsi in avanti, cercando di allargare il gioco proprio sulla sua fascia, impensierendo la difesa avversaria anche se con qualche imprecisione di troppo.
Ieri durante il primo tempo si è reso “protagonista” con l'unico vero tiro verso la porta avversaria, ha quasi reso innocuo uno stanco Nagatomo, soprattutto nel secondo tempo, e ha messo lo zampino anche sul cross-assist che ha portato all'autorete di Handanovic sul tocco di Bonaventura. Da tenere in considerazione, in questa fase poco limpida e felice del club rossonero, è anche la facilità di lettura dell'azione che permette a Borini di rimanere sempre concentrato verso l'obbiettivo, senza staccare troppo il cervello e abbassare il livello del suo operato.
Milan, Borini non sorprende più: prestazioni sempre positive
Continua a raccogliere rotonde sufficienze alla fine delle partite, dimostrando che lavorare sodo per migliorarsi aiuta sempre e ripagando l'allenatore in questa sua nuova veste di gioco. Chissà anche come saranno soddisfatti quelli che hanno puntato su di lui al Fantacalcio. E' forse da qui o da prestazioni come le sue che Montella dovrebbe ripartire, cercando di tenere alta la tensione e non sprofondando nello sconforto di un campionato in fondo solo in fase iniziale. L'ambiente milanista si augura di vedere Borini continuare così il suo cammino in Serie A tanto da poterlo riscattare e chissà magari vederlo ritagliarsi anche un possibile pass per Russia 2018.
