La tripletta di Icardi regala la stracittadina ai nerazzurri e fa sprofondare i rossoneri a -10
INTER MILAN / Oggi Milano è ancor più divisa in due. Normale sia così il giorno dopo un derby. C'è la parte nerazzurra che sorride trionfalmente lassù in alto, appena dietro al Napoli capolista, che il calendario di Serie A mette di fronte già sabato prossimo, e l'altra, la rossonera, sprofondata fino ad un decimo posto che poche settimane fa era assolutamente impensabile. Il trio Spalletti-Skriniar-Icardi per l'Inter, quello Montella-Bonucci-André Silva per il Milan: sono un po' queste le 'due facce' di Milano in questo momento. Gli umori dell'immediato post-calciomercato sono stati di fatto ribaltati alla prova del campo.
Inter-Milan, Spalletti bestia nera: ha sempre battuto Montella da allenatore
Quattro su quattro. Luciano Spalletti incontra Vincenzo Montella da allenatore e… vince. La prima volta, il 7 febbraio 2016, la Roma del tecnico di Certaldo superò la Sampdoria per 2-1. La stagione scorsa, poi, i giallorossi si imposero sul Milan all'andata (1-0) e al ritorno (1-4). E ieri il derby. Una vera e propria 'bestia nera' per l'allenatore campano, che mentre assiste all'esultanza sfrenata del collega e avversario volato solitario al secondo posto in classifica, vede aleggiare su di sé i fantasmi del possibile esonero. Anche se al termine del match, nonostante i 4 ko (di cui 3 consecutivi) in 8 giornate, l'amministratore delegato del Milan Marco Fassone ha sostanzialmente contraddetto il suo pesante sfogo post-Sampdoria confermando Montella: “Non mi aspettavo d'averne perse quattro, ma quando c'è un malato bisogna dargli tempo, non bastano le medicine. Timing per Montella? Il primo traguardo è posto alla fine di questa stagione”.
Inter-Milan, Skriniar idolo nerazzurro. E Bonucci floppa
Classifica, i due allenatori, ma non solo. Le due facce del derby di Milano in questo momento possono essere riassunte alla perfezione nel confronto tra Milan Skriniar e Leonardo Bonucci. Il primo, pagato 8 milioni di euro più il cartellino di Gianluca Caprari, ha fin da subito conquistato la fiducia ed i cuori dei tifosi nerazzurri che lo hanno eletto ad idolo soprattutto per il carattere e la fisicità che mette in campo, mentre il secondo, costato alle casse rossonere qualcosa come 42 milioni di euro più un ingaggio da 8 milioni di euro più bonus, ha floppato anche ieri perdendo in maniera clamorosa il duello con Mauro Icardi. Ed il giudizio su Bonucci nelle pagelle di Calciomercato.it non poteva che essere impietoso: “Non saranno otto partite in una nuova realtà a far giudicare la carriera di Bonucci ma il dubbio sulle sue qualità si sta insinuando sempre più, dai bar agli addetti ai valori. Qual è il vero valore di Bonucci? Stasera è sempre stato in ritardo su Icardi”. Voto 4,5, che sprofondare la sua media stagionale a 5,44. Una bella insufficienza, mentre dall'altra parte si godono lo slovacco tutto muscoli che da 'sopravvalutato' in estate ora sfoggia una media da 6,44 seconda solo al napoletano Kalidou Koulibaly tra i centrali con 8 presenze su 8 in campionato.
Inter-Milan: killer Icardi, André Silva ancora a secco
Le prime pagine dei quotidiani, però, sono inevitabilmente tutte per lui. Dalle lacrime nel derby del 15 aprile scorso per il pari all'ultimo secondo di Zapata, alla gioia della tripletta decisiva, che i tifosi nerazzurri non vedevano in un derby dal 2012 con Diego Milito. Proprio sotto gli occhi del 'Principe', sugli spalti di 'San Siro' in compagnia di tanti grandi ex della storia interista, Mauro Icardi ha preso per mano la sua Inter e deciso un derby importantissimo. Per lui, ora, sono 9 le reti in campionato, che gli hanno consentito anche di scavalcare Attilio Demaria nella classifica all time dei cannonieri dell'Inter e di portarsi a sette gol dal decimo posto occupato da Mario Corso con 94 marcature, siglate però in 502 presenze. Icardi, invece, viaggia a quota 87 in 154 partite. Più di un avvertimento al Ct Jorge Sampaoli, che in Argentina gli ha preferito Benedetto senza grossi risultati.
Ma per un bomber che segna a raffica, dall'altra parte di Milano fa rumore lo zero alla voce reti segnate in Serie A dal portoghese André Silva. Costato in estate circa 38 milioni di euro, l'ex Porto ha brillato da subito in Europa, dove tra qualificazioni e fase a gironi ha già collezionato sei gol (seppur contro avversari non sempre irresistibili), salvo però bloccarsi in Italia dove comunque deve ancora ambientarsi e ha fin qui avuto a disposizione solamente 4 partite per 298' totali. Anche qui, come per Montella, serve tempo. Quanto ancora però?




















