L’allenatore degli azzurri e il tecnico dei bianconeri hanno tracciato un bilancio di Napoli e Juventus che vogliono la vetta
SARRI ALLEGRI NAPOLI JUVENTUS / Vincere giocando bene o l'obiettivo resta quello di trionfare a tutti i costi? Da sempre Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri hanno dato una differente interpretazione alla loro visione del calcio. L'allenatore della Juventus, ottimo gestore delle risorse umane, è per la vittoria finale ottenuta anche in modo “sporco” come ha dichiarato anche questa mattina sulle colonne di “Tuttosport”. Il tecnico del Napoli, invece, cerca di arrivare all'obiettivo attraverso meccanismi di gioco oliati e ben assortiti tra i vari reparti: la ripetizione ossessiva di uno schema o di movimenti difensivi fanno parte del suo credo calcistico. Il tecnico livornese, invece, cura di più i duelli che potrebbero verificarsi nell'arco di una partita fidandosi completamente delle caratteristiche dei propri giocatori rispetto al suo collega sulla panchina degli azzurri. Sarri, invece, parte dall'idea di gioco da trasferire nella mente dei calciatori, senza pensare ad eventuali rinforzi delle varie sessioni di calciomercato.
Napoli, la squadra è cambiata senza perdere la sua fisionomia
Pochi allenatori al mondo sono riusciti a portare al trionfo le loro squadre attuando una tipologia di calcio basata su un possesso palla prolungato e con una difesa altissima: il Milan di Sacchi e il Barcellona di Guardiola sono i due esempi più recenti. Maurizio Sarri, però, è riuscito a prendere spunti dai due allenatori che hanno fatto la storia del calcio mondiale grazie alle loro idee innovative, ma lo stesso tecnico del Napoli ha detto ai microfoni de “La Gazzetta di Sport” di non meritare il paragone con due simboli come l'ex rossonero e il manager spagnolo ora al Manchester. E proprio contro i “Citizens” ci sarà la doppia sfida in Champions League con gli azzurri che non intendono sfigurare di fronte alla forza dei marziani di Pep Guardiola. Infine, in queste prime uscite il Napoli sembra essere cambiato riuscendo a vincere qualche partita anche in modo “sporco” migliorando sotto il punto di vista del temperamento quando il gioco non sembra girare: vedi le sfide contro Atalanta e Bologna. Non solo tiki-taka appunto: i partenopei cercano la consacrazione definitiva in tutti i modi. Partendo sempre da un'idea.
Salvatore Ioime




















