Le frasi del portiere prima dell’Albania riportano alla mente quelle pronunciate dopo i Mondiali 2014
ITALIA BUFFON GIOVANI ESPERTI / Giovani da una partita, esperti dall'altra: oggi che si rischia di non approdare al Mondiale in Russia, come ieri quando la rassegna brasiliana si rivelò un autentico fallimento. Il filo d'unione è Gigi Buffon, capitano di mille battaglie ma anche dalle tante dichiarazioni. Uno abituato a metterci la faccia quando le cose vanno male: lo ha fatto all'indomani della fallimentare esperienza dell'Italia di Prandelli ai Mondiali 2014, lo ha rifatto ora che la Russia sembra appesa a un filo, nonostante gli spareggi siano ancora tutti da giocare.
Oggi come allora il comun denominatore delle parole del capitano azzurro è la divisione tra vecchi e giovani, tra i leader dello spogliatoio e gli altri. La differenza però dei due discorsi balza subito agli occhi. “Spesso sento commenti ironici sull'età dei Pirlo, dei De Rossi, dei Buffon, dei Barzagli. Le chiacchiere passano, i fatti restano: in campo a rompersi le ossa per la causa sono sempre gli stessi“, le parole che alzarono un polverone al rientro della spedizione sudamericana. I 'vecchi' a tirare la carretta, i giovani incapaci di assumersi le responsabilità.
Italia, Buffon e la Nazionale di senatori e giovani
A distanza di tre anni, Buffon è sempre più tra i senatori, ma questa volta vuole caricarsi sulle spalle la Nazionale: “Spetta a noi che siamo più esperti tirare fuori l'Italia da questa situazione. Le risposte devono arrivare soprattutto da quelli con più esperienza. Se sei considerato un veterano devi cominciare a fare il tuo. Ai giovani chiedo più sfrontattezza”. Discorso diverso accomunato però dalla divisione del gruppo: i senatori da un lato, i giovani dall'altro. Una 'spaccatura', almeno nelle dichiarazioni, che non era presente nell'era Conte: lì il gruppo era unico, ragazzi ed esperti, e remava tutto nella stessa direzione. Quello che serve anche oggi, al di là dei possibili errori di Ventura o delle beghe di calciomercato, per cancellare lo spettro di una non partecipazione ai Mondiali. Un'onta che va assolutamente evitata, dopo le due magre figure agli ultimi due tornei iridati.




















