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Calciomercato Milan, Brocchi: “Berlusconi voleva me e Capello insieme”

La rivelazione dell’ex tecnico rossonero: “Io in panchina e il mister come direttore tecnico”

CALCIOMERCATO MILAN BROCCHI / Cristian Brocchi ha commentato le recenti dichiarazioni di Silvio Berlusconi (“Io volevo che sulla panchina del Milan restasse Brocchi”) nel corso di un'intervista concessa a 'La Gazzetta dello Sport': “Io cocco di Berlusconi? E' un termine sbagliato. Se fossi stato il cocco, avrei firmato per due anni invece di andare a scadenza col contratto della Primavera. Qualcuno disse anche che avevo fatto carte false per allenare la prima squadra, ma era Berlusconi ad avermi scelto. Vedeva in me l’uomo giusto per il suo calcio, si guardava tutte le partite della Primavera, si era affezionato al mio modo di giocare. Conosceva tutti i giocatori per nome e li osservava per capire chi avrebbe potuto essere il nuovo Maldini, Baresi e via dicendo. Sapendo che non c’era più la disponibilità per arrivare ai top player, questo era il suo modo per ricostruire una base. In poche parole: era alla ricerca della soluzione per tenersi il Milan. (…) Nei giorni in cui era in ospedale, appena ho potuto parlargli, gli ho detto che non c’erano più le condizioni per lavorare bene. Credo di essere stato molto onesto, per amore del Milan. Gli ho detto 'Presidente non lotti più per me'. Lui è rimasto molto deluso, avrebbe preferito che fossi io a lottare ancora ma la situazione era troppo complicata. Un tecnico giovane o debuttante deve avere tutte le componenti dalla sua parte. Come succede a Simone Inzaghi. Peccato, perché Berlusconi aveva le cose chiare in testa: so che una delle sue volontà era quella di far lavorare insieme me e Capello. Io in panchina e il mister come d.t. (…) Tornare al Milan non è il mio primo desiderio. Il primo è allenare. Punto”.

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