Da Mourinho a Spalletti: a volte il ritorno non lascia un buon ricordo
HEYNCKES BAYERN MONACO / “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Così potrebbero cantare i tifosi del Bayern Monaco per la nuova era di Jupp Heynckes. La storia del calcio insegna che anche in questo sport c'è un po' di romanticismo, di società che si lasciano più o meno consensualmente con gli allenatori e di rito rni speranzosi per riportare i club ad alti livelli. Ad oggi sono molteplici gli esempi che si potrebbero fare ma basterebbe prenderne in considerazione solo pochi per capire che non tutti siano sempre fortunosi anzi riportino alla luce i motivi delle rotture. Mourinho con il suo secondo mandato sulla panchina del Chelsea ne è una constatazione lampante. Il nuovo capitolo dello 'Special One' come allenatore dei Blues nel 2013, non ha portato a quello che tutti auspicavano. Il suo lavoro con i pochi trofei vinti (1 Premier League, 1 Coppa di lega) e le prestazioni non sempre entusiasmanti, soprattutto in Champions League, non hanno infatti convinto sufficientemente l'ambiente e la società portando ad una rottura con Abramovich e conseguentemente alla rescissione consensuale del contratto.
Da Heynckes a Mourinho e Spalletti: quando il ritorno non sempre lascia un buon ricordo…
Non bisogna però, uscire troppo dai nostri confini nazionali per capire quanto non sempre si concludono con un buon ricordo. Lo stesso Spalletti, passato all'Inter prima dell'inizio dello scorso calciomercato estivo, ne è una dimostrazione. La speranza di rivedere una Roma arrembante e alla ricerca di record e vittorie com'era stato durante la sua prima esperienza, riportano nel gennaio del 2016 l'allenatore toscano a guidare la panchina giallorossa. Questa sua seconda esperienza però è durata meno del previsto, un secondo posto conquistato nella stagione 2016/2017, il record di punti (87) e di reti segnate in una singola stazione (90) non sono bastati. A Monaco però tutti si aspettano che le cose vadano diversamente, desiderosi di essere l'eccezione alla “regola”. L'ombra di quel triplete vinto nel 2013 sembra ormai lontana e con Heynckes vogliono puntare sul cavallo vincente o per meglio dire sull'allenatore con cui hanno vinto di più. Ora basterà solo aspettare le risposte dal campo per vedere se questa storia d'amore, la vecchia e allo stesso tempo nuova tra Heynckes e il Bayern Monaco, possa avere un lieto fine.




















