Il centrocampista bosniaco ha parlato anche della sua crescita in bianconero
JUVENTUS INFORTUNIO PJANIC RUOLO DA REGISTA / Miralem Pjanic, intervistato da 'Sky Sport', ha parlato dell'infortunio che lo ha costretto a saltare la partita di ieri sera della sua Juventus contro l'Olympiacos: “Infortunio? Sì, può andar meglio, però tutto ok perché abbiamo vinto – esordisce il centrocampista bosniaco – La prossima partita la salterò sicuramente, poi vediamo… La speranza è di recuperare velocemente, però non so i tempi. I dottori non hanno detto niente di concreto per i tempi di recupero”.
SFIDA ALL'OLYMPIAKOS – “E' stata una partita complicata, i giocatori dell'Olympiakos stavano tutti dietro ed erano veloci davanti per poi metterci in difficoltà in contropiede. Siamo contenti che Higuain si sia sbloccato, ci ha fatto piacere, aveva un po' tutta la stampa addosso. Per noi è molto importante. Chiunque non è contento di restare in panchina, però in una grande squadra sono tutti importanti. E' una scelta del mister, l'importante è che Higuain abbia risposto nel migliore dei modi in campo. E' un attaccante che vuole sempre segnare, è normale, però lui è stato sempre sereno. Sono contento per lui, ha qualità incredibili: per me è uno degli attaccanti più forti in circolazione, probabilmente il migliore che c'è in Italia”.
Juventus, Pjanic: “I trofei ti fanno crescere”
Miralem Pjanic è stato certamente uno dei protagonista del calciomercato della estate dello scorso anno. Il centrocampista ha parlato della crescita avuta in questi mesi: “Da regista mi trovo benissimo, mi piace tanto – prosegue Pjanic – E in questa stagione sto anche bene fisicamente. Faccio quello che mi chiede il mister. Mi sento più maturo e sereno in campo, so gestire meglio la partita. Mi sento importante per questa squadra, però punto a crescere ancora di più. Voglio essere uno dei migliori al mondo in quel ruolo, mi alleno ogni giorno per questo. Non mi pongo limiti”.
CRESCITA – “Nel passato avevo dimostrato delle buone cose, adesso sono più continuo, però i titoli e le vittorie ti fanno crescere e ti danno più consapevolezza nei tuoi mezzi. Ti dà una grande responsabilità e quel qualcosa in più per fare sempre meglio. Giocare a certi livelli, contro le squadre più forti al mondo e raggiungere la finale di Champions, ti fa crescere come calciatore”.




















