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Bayern Monaco, Ancelotti-story: dall’ingaggio anticipato all’addio?

Nominato tecnico nel dicembre 2015, ora rischia l’esonero

BAYERN MONACO ANCELOTTI / La sua nomina ufficiale era arrivata praticamente a metà stagione, tra l'entusiasmo generale. Era il 19 dicembre 2015 quando Carlo Ancelotti venne scelto come nuovo tecnico del Bayern Monaco per la stagione 2016-2017. Per lui triennale da 8 milioni di euro a stagione. I bavaresi, con il suo ingaggio, speravano di aver trovato il tecnico in grado di riportare il club sul trono d'Europa, dopo l'ultima Champions League conquistata nella stagione 2012-2013 e i tentativi falliti sotto la gestione di Pep Guardiola. Alla sua prima stagione al Bayern Monaco il tecnico reggiano, dopo aver conquistato la Supercoppa a inizio anno, non è riuscito a vincere la sua quarta Champions. Parte delle colpe sono da amputare anche all'arbitraggio di Kassai nella sfida di ritorno dei quarti contro il Real Madrid. L'espulsione di Vidal e due gol siglati in fuorigioco dai 'Blancos', ma convalidati, hanno estramamente penalizzato i bavaresi, usciti in anticipo dalla competizione. La vittoria del titolo con tre giornate di anticipo ha parzialmente risollevato gli animi.

Bayern Monaco, tutte le colpe imputate ad Ancelotti

Se da un lato il feeling con alcuni giocatori è stato sin da subito fortissimo, per altri non è andata proprio così. Thomas Müller è l'esempio lampante. Mai il tedesco aveva disputato una stagione peggiore della scorsa. Ancelotti non è riuscito a trovargli la giusta collocazione in campo. Il fatto di aver puntato, nelle sessioni di calciomercato, a tanti giocatori provenienti dall'estero, come Vidal, James Rodriguez, Coman o Tolisso, non è mai andato troppo a genio alla dirigenza del Bayern. Così come non è piaciuto affidarsi troppo a elementi stranieri già presenti in rosa, come gli spagnoli Thiago Alcantara o Javi Martinez. L'ex Barcellona è diventato un perno fondamentale per il tecnico reggiano, mentre il basco è stato spesso preferito a Boateng come centrale difensivo. La mancata conquista della Champions, la de-germanizzazione del club e i risultati piuttosto scadenti nell'ultimo precampionato, con le tante amichevoli perse, sono stati i fattori principali di un rapporto che si è incrinato sempre più. La vittoria in Supercoppa non ha aiutato a risollevare il morale e le due sconfitte contro Hoffenheim e Paris Saint-Germain non sono affatto piaciute alla società bavarese, che sta seriamente pensando di dire addio in anticipo ad uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio.

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