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Inter, che fine ha fatto… Zé Maria

Nuovo appuntamento con la rubrica di Calciomercato.it sugli ex giocatori nerazzurri

INTER ZE MARIA / Torna su Calciomercato.it la rubrica 'Che fine ha fatto?', che ha come scopo quello di riportare all'attenzione dei tifosi interisti e non solo i giocatori che in passato hanno indossato la maglia nerazzurra finendo poi nel dimenticatoio. Le news Inter di oggi ci portano a parlare di Zé Maria.

Inter, Ze Maria e il 'piano' Mancini. Ora è in Albania

Il brasiliano approda all'Inter – insieme a Sinisa Mihajlovic – nell'estate 2004 via Perugia, dove aveva vissuto due importanti stagioni. Nei piani di Roberto Mancini deve prendere il posto di Javier Zanetti sull'out destro, consentendogli così di spostare il capitano in mezzo al campo. Un piano che verrà attuato in manieta continua, rivelandosi vincente, solo con l'arrivo di Maicon due anni più tardi… L'allora 31enne parte bene ma alla lunga non riesce a convincere lo jesino, costringendolo a riposizionare Zanetti nel suo ruolo per così dire naturale. Al primo anno colleziona comunque 26 presenze complessive, andando a segno una volta, ad aprile contro il Cagliari. Quello, col senno di poi, dello Scudetto 'a tavolino' consequenziale a Calciopoli. Nel secondo lo spazio per lui si riduce drasticamente, difatti scende in campo solo tredici volte: è in campo per una sessantina di minuti nella Supercoppa vinta ad agosto battendo 1-0 la Juventus ai supplementari con il gol decisivo trasformato da Veron. Nel luglio 2006 lascia Milano per accasarsi al Levante. L'avventura in Spagna dura solo dodici mesi. Al termine di essa passa al glorioso Sheffield United, dove tuttavia non gioca mai. Torna in Patria, al Portogruesa, il club in cui ha mosso i primi passi da calciatore. Rescinde presto il suo contratto concludendo la sua carriera vicino all'amata Perugia. Precisamente a Città di Castello, allora militante nel campionato di eccellenza. Appesi gli scarpini al chiodo, Zé Maria ha iniziato subito la carriera di allenatore. Per ora senza lasciare il segno, dalle giovanili del Don Bosco di Perugia fino al Tirana. Siede sulla panchina della più gloriosa squadra albanese che ambisce a tornare presto in Super League.

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