Il capitano rossonero nel mirino delle critiche per le sue prestazioni: era già successo all’esordio con la Juventus
MILAN BONUCCI JUVENTUS / Il colpo del calciomercato estivo: Leonardo Bonucci al Milan è stato unanimemente giudicato come l'acquisto migliore fatto dalla squadra rossonera e forse di tutta la Serie A. Il difensore arrivato dalla Juventus si è imposto subito come leader della squadra di Montella, tanto da essere nominato anche capitano del nuovo corso milanista. Peccato però che a distanza di poche settimane dal suo arrivo Bonucci sia finito nel mirino della critica per le sue prestazioni poche convincenti. L'ultima, domenica scorsa nel lunch match perso contro la Sampdoria: l'ex bianconero è stato bersagliato sui social e le insufficienze in pagella non sono mancate per i suoi errori difensivi. Una situazione che ricalca grosso modo quanto accaduto al suo arrivo alla Juventus.
Milan, Bonucci non ingrana: torna il tabù primo anno?
Correva l'estate 2010 quando la società bianconera acquistò l'allora promettente difensore, reduce da un'ottima stagione al Bari, per circa 15 milioni di euro tra cash e contropartite tecniche. A guidare la Juventus c'è Luigi Delneri e il suo immancabile 4-4-2: un modulo e un tipo di gioco che si rivelerà non adatto alle caratteristiche dell'attuale capitano del Milan. La prima stagione in bianconero per Bonucci fu un calvario, poco aiutato anche da una squadra che arrancava e finì il campionato al settimo posto. Tante critiche, poche soddisfazioni, tanto che quello che ora è giudicato tra i migliori difensori al mondo era considerato una sorta di 'pacco' e i tifosi juventini rimpiangevano di non aver portato a casa l'altro centrale messosi in luce con il Bari di Ventura, Andrea Ranocchia. L'anno dopo però arrivò il riscatto: Conte e la difesa a tre fecero 'esplodere' Bonucci che da lì iniziò la sua scalata che lo ha portato ad essere uno dei protagonisti dei trionfi bianconeri e tra i calciatori più apprezzati. Ora il passaggio al Milan e un nuovo momento difficile: solo causalità o la 'maledizione' del primo anno che ha colpito nuovamente Bonucci?
