In casa bianconera è ormai quasi abitudine reinventare centrocampisti
JUVENTUS CENTROCAMPISTI TERZINI STURARO ASAMOAH / La Juventus, archiviato con una vittoria il Derby della Mole contro il Torino, sarà impegnata domani sera in Champions League. La seconda giornata della fase a gironi vede arrivare all'Allianz Stadium l'Olympiacos, con i bianconeri chiamati a conquistare i tre punti dopo la sconfitta all'esordio contro il Barcellona. Massimiliano Allegri schiererà la formazione tipo fatta eccezione per il ruolo di terzino destro. La Vecchia Signora non potrà contare né su Stephan Lichtsteiner, non inserito nella lista europea, né sul nel acquisto dell'ultimo calciomercato Mattia De Sciglio, infortunatosi proprio nella gara del Camp Nou. Ad agire sulla fascia dovrebbe essere Stefano Sturaro, adattatosi in quella posizione sia nella ripresa del match contro i blaugrana che nella sfida di campionato contro la Fiorentina. Una pratica, quella di schierare centrocampisti centrali nel ruolo di terzini, che in casa Juventus ha trovato più di un riscontro negli ultimi anni. Nell'attuale rosa, i bianconeri hanno anche Kwadwo Asamoah che, nato come mediano di interdizione, è ormai utilizzato esclusivamente come vice Alex Sandro sull'out sinistro. Con la Vecchia Signora, però, sono stati diversi i centrocampisti che hanno dato una mano alla causa arretrando sulle fasce.
Juventus, da Sturaro e Asamoah fino a Padoin e Blasi: tutti i centrocampisti diventati terzini
Nell'ultimo decennio ci sono stati altri centrocampisti centrali che per la causa juventina hanno accettato di adattarsi in quel ruolo. Tra i primi ci fu Manuele Blasi che nella stagione 2005-2006, con l'arrivo in bianconero di Patrick Vieira, si ritrovò chiuso in mediana e allora Fabio Capello decise di utilizzarlo come esterno destro nella difesa a quattro. Divenne un vero e proprio idolo dei tifosi della Juventus Simone Padoin, soprannominato poi Il “Talismano”, che spesso sia da Conte che da Allegri venne schierato come terzino destro: ruolo che tutt'ora continua a svolgere anche con la maglia del Cagliari, dove è arrivato nel calciomercato di un anno fa. Altri due famosi esempi di calciatori trasformatisi in terzini, anche se per qualche gara, ci portano a Roma: prima con Simone Perrotta che, arrivato dal Chievo come incontrista o centrocampista avanzato, si sposta sull'out di destra grazie alle sue grandi doti di corsa. Discorso quasi analogo per Alessandro Florenzi, non un vero e proprio centrocampista centrale ma anche ala offensiva negli anni di Crotone, adattato con grandissimo successo nel ruolo di terzino destro all'occorrenza da Rudi Garcia e poi anche da Spalletti e dal CT della Nazionale Ventura. Esperimenti simili furono portati avanti anche da Carlo Ancelotti al Milan quando nella stagione 2008-2009 schierò più volte il francese Flamini come difensore di fascia destra, e da José Mourinho quando alla guida del Chelsea reinventò Lass Diarra come terzino visti i diversi assenti della squadra allenata dallo Special One.
Emanuele Catone




















