La Major League Soccer (MLS se preferite) che da poco ha compiuto i suoi primi 20 anni di vita, è diventata una realtà molto importante per lo sport statunitense e canadese
Circa quarant'anni fa ci fu la meteora Cosmos con un dream team formato tra gli altri da O' Rey Pelè, Long John Chinaglia ed il “kaiser” tedesco Franz Beckenbauer. Sembrava che anche negli USA potesse esplodere la febbre per il calcio come in Europa ma fu soltanto un fuoco fatuo che si spense subito e tutto finì almeno in quel momento nel dimenticatorio.
Oggi invece la Major League Soccer (MLS se preferite) che da poco ha compiuto i suoi primi 20 anni di vita, è diventata una realtà molto importante per lo sport statunitense e canadese, capace di appassionare molte persone davanti alla TV ma anche e soprattutto negli stadi. E' freschissimo infatti il nuovo record di spettatori per una partita della MLS: al Mercedes-Benz Stadium di Atlanta, sabato 16 settembre c'erano 70,425 spettatori per vedere la squadra di casa guidata da Gerardo Martino, ex allenatore di Barcellona e nazionale argentina, contro gli Orlando City (per la cronaca la partita è terminata con un rocambolesco pareggio per 3 a 3).
La media comunque degli spettatori presenti alle partite di questa stagione è veramente elevata visto che stiamo parlando di 21.700 presenze per ogni match. La migliore media è proprio di Atlanta (47.856), seguita a non troppa distanza da Seattle (43.400).
E nella MLS non mancano vecchie conoscenze del nostro calcio: il primo da citare è sicuramente Sebastian Giovinco che dal 2015 gioca con il Toronto Football Club dove per il momento non è riuscito ancora a vincere niente ma ha fatto incetta di riconoscimenti individuali. Anche Kakà dal 2015 gioca in MLS, più esattamente nell'Orlando City. Molto più recente l'arrivo del calciatore svizzero Blerim Dzemaili al Montréal Impact dove sta facendo veramente molto bene ed è già diventato un idolo dei tifosi.
Ricordiamo che Joey Saputo, imprenditore canadese nel campo dei prodotti caseari, è il proprietario sia del Bologna che dei Montreal Impact e non è dunque da escludere che altri calciatori possano seguire lo stesso percorso di Dzemaili.
Ed intanto un ex campione del mondo come Alberto Gilardino potrebbe diventare una nuova stella della MLS visto che sta disputando una settimana di prova proprio con i Montreal Impact. Sarebbe una nuova esperienza internazionale per Gilardino dopo quella avvenuta 3 anni fa in Cina. Chissà se altri giocatori in prova nelle squadre MLS degli USA abbiano avuto bisogno di una esta application per entrare negli Stati Uniti magari con appresso qualche particolare attrezzatura sportiva.
E non è da escludere che anche James Pallota, il presidente americano della Roma possa iniziare qualche partnership con qualche squadra USA visto che da sempre l'imprenditore è molto attivo nel campo sportivo tanto da essere il co-proprietario di una delle squadre più prestigiose della NBA: i Boston Celtics. Si era parlato di un futuro in MLS anche per Francesco Totti al Miami Football Club dove c'è un altro giocatore italiano di altissimo livello come Alessandro Nesta ma alla fine il “pupone” ha scelto di rimanere fedele ai colori giallorossi ed iniziare la carriera di dirigente nell'organico della sua Roma.




















