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PAGELLE E TABELLINO DI LAZIO-NAPOLI: azzurri double-face

I voti della partita dell’Olimpico: splendidi Mertens e Callejon, la Lazio dura solo un tempo

PAGELLE TABELLINO LAZIO-NAPOLI / Lazio sfortunata, dopo un gran primo tempo, penalizzata dai tanti infortuni. Poi sale in cattedra il Napoli e con Mertens-Callejon lo spettacolo è assicurato. 

LAZIO 

Strakosha 6 – Ok, in caso di gol il VAR avrebbe vanificato tutto, ma la parata su Callejon vale un gol, anzi un golazo. Per gran parte del match resta concentratissimo, come quando riesce a portare Hamsik sull'esterno 'costringendolo' a prendere il palo. Aveva fatto un miracolo anche nell'azione del pareggio, poi viene travolto dalla valanga azzurra. 

Bastos 6,5 – Venti minuti con un impatto forte sulla gara di Insigne, che con lui nei paraggi non la vede mai. Poi si stira e chiede il cambio, ma nel frattempo si era disimpegnato alla grande. Dal 21' Marusic 5 – Imperdonabile l'errore in marcatura sul calcio d'angolo che vale l'1-1: lascia Albiol solissimo con un raddoppio insensato su Koulibaly, poi crolla definitivamente sotto i colpi dell'asse sinistro partenopeo. Male male. 

De Vrij 7 – Un tempo per annullare Mertens e per aprire le danze con un gol da attaccante vero, lui che di solito i gol li evita. Poi è costretto ad uscire anche lui, ma fino a quel momento era stato semplicemente monumentale. La dimostrazione della sua importanza per la squadra arriva ancor di più quando non è più in campo. Dal 1' st Murgia 5,5 – Il suo ingresso in campo coincide con la seconda frazione di gara, quella in cui il Napoli asfalta i biancocelesti, non certo per colpa sua. 

Radu 6 – Combatte come un leone contro Callejon, lo costringe a cercare altri spazi, lo marca che più stretto non si può. Fateci caso: in questa partita le uniche occasioni in cui è pericoloso lo spagnolo si verificano quando cambia posizione e si sposta verso il centro. 

Basta 6 – Prima da cursore, poi da centrale difensivo, infine da marcatore in una difesa senza stopper di ruolo. In una Lazio falcidiata dagli infortuni la presenza di questo jolly è fondamentale, anche quando non si sente. E alla fine, purtroppo, tocca anche a lui: lascia il campo anzitempo, senza poter essere sostituito. 

Parolo 6 – Da quando è andato via Biglia è lui che prende le redini della squadra: fa un po' da metronomo, anche se l'allenatore ha fatto in modo che la fonte del gioco sia spostata una ventina di metri più avanti. Cede di schianto insieme a tutta la squadra nella ripresa senza colpe specifiche. 

Lucas Leiva 6 – Bene in mezzo al campo di lotta e di governo, molto meno bene quando è costretto a fare il centrale difensivo, proprio nel momento in cui il Napoli iniziava a straripare. Dargli responsabilità sarebbe ingeneroso. 

Lulic 5,5 – Per larghi tratti fa praticamente il terzino aggiunto, andando a chiudere in diagonale su Callejon. Lo spagnolo preoccupa parecchio e costringe il capitano agli straordinari in fase difensiva. Cala nella ripresa. Qualche imprecisione nel controllo di palla.

Luis Alberto 6 – Sempre di prima intenzione, spesso di fino, quasi mai un pallone fuori posto. Inzaghi ha pescato dal mazzo un asso incredibile, inatteso. Scompare vistosamente nella ripresa, e scusate l'ossimoro ma l'assenza (figurata) in mezzo al campo si fa sentire eccome. I primi 45' però sono stati fantastici. Un apporto in termini di qualità di altissimo profilo: quando torneranno Felipe Anderson e Nani sarà difficile scalzarlo. 

Milinkovic Savic 6,5 – In una Lazio guerriera lui è il valore aggiunto, cambia le carte in tavola sia in mezzo al campo che in appoggio a Luis Alberto e Immobile. Di forza ma anche di fino: quando si dice un centrocampista completo, quando si dice un gioiello. Dal 17' st Lukaku 5,5 – Mezz'ora impalpabile, anche perché è una mezz'ora in cui la Lazio è un pugile suonato all'angolo. 

Immobile 7 – E a proposito di gioielli, lì davanti ce n'è uno che fa reparto praticamente da solo. 'Rischia' di prendersi un rigore, poi inventa il gol del vantaggio saltando secchi Allan e Koulibaly prima di metterla in mezzo per De Vrij, poi 'rischia' anche il rosso a Reina dopo una splendida fuga sul filo del fuorigioco. Lasciato troppo solo, non riesce a finire sul tabellino dei marcatori ma esce fra gli applausi del suo pubblico. Un leone. 

All. Inzaghi 6,5 – La Lazio vista nel primo tempo sa soffrire e tiene testa al Napoli. Poi ci si mette la sfortuna: i biancocelesti, oltre all'indisponibile Wallace, perdono due centrali su tre (Bastos e de Vrij)e si ritrovano Basta-Leiva-Radu sulla linea difensiva. Il Napoli pareggia, da lì in poi è il tracollo. Peccato perché la squadra vista nel primo tempo non meritava assolutamente la sconfitta.

NAPOLI  

Reina 5,5 – Il tap-in di De Vrij richiedeva un mezzo miracolo, ma in realtà la palla è centrale e lo vede nettamente in controtempo. In ritardissimo anche nell'uscita kamikaze su Immobile, che una decina di metri più 'dentro' al campo gli sarebbe costata il rosso. 

Maggio 6 – Parte molto bene, poi perde un po' le misure a Lulic e a Milinkovic-Savic e vive una prima fase ripresa in grandissima difficoltà. Si riprende anche lui quando il Napoli sale in cattedra. 

Albiol 7 – Coinvolto parzialmente nell'azione del gol di De Vrij, per il resto della gara è come sempre fra i migliori, oggi anche in fase offensiva: propizia il gol di Koulibaly, che non è suo solo per 'colpa' di Strakosha. 

Koulibaly 6,5 – Immobile è un pessimo cliente e addirittura lo scherza in occasione del gol di De Vrij. Lui che di solito è un muro d'ebano deve richiedere spesso il sostegno di Albiol per fermare Ciruzzo il terribile. Si riscatta alla grande col gol del pareggio. 

Ghoulam 6,5 – Dimentica De Vrij sul gol, poi però dopo un primo tempo tutt'altro che da ricordare ricomincia a macinare chilometri e qualità sulla sinistra, ripristinando l'asse di ferro con Insigne. Fra i più in forma della squadra. 

Allan 6,5 – Anche lui a centrocampo ha un ottimo impatto ma poi si fa buggerare da Immobile sul gol di De Vrij. Nonostante quell'errore resta uno dei più importanti nell'economia del gioco del Napoli in questo momento.  

Jorginho 6,5 – Nel primo tempo è spesso schiacciato in mezzo a Milinkovic-Savic e Luis Alberto, finisce per perdere un po' la bussola. Nella ripresa cresce di livello e con lui cresce tutto il Napoli. Mette il punto esclamativo col rigore del ko tecnico. 

Hamsik 6,5 – Nel primo tempo è fra i peggiori, sbaglia anche un gol a porta vuota come non avrebbe mai sbagliato prima. Nella ripresa ci sono più spazi e ritorna a dispensare il calcio che sa, seppur a sprazzi. L'assist per Callejon è splendido. Dal 28' st Zielinski 6,5 – Entra nell'azione del rigore, dà il suo apporto a metà campo. Ingresso positivo. 

Callejon 7 – Sguscia, guizza come una trota, e quando a destra trova tutti gli spazi chiusi prova a cambiare fascia, togliendo ulteriori punti di riferimento agli avversari. E il gol – il numero 50 in Serie A – infatti lo trova andando per vie centrali: un calciatore praticamente immarcabile, non spettacolare ma efficace come pochi. Dal 41' st Rog sv

Mertens 7 – Anche lui per larghi tratti è praticamente annullato dalla difesa laziale, poi basta lasciargli un centimetro e i risultati sono quelli che sono. Se non avete guardato la partita andate a rivedere il suo gol, un diamante della balistica e della più semplice genialità calcistica. Da riproporre a loop. Dal 35' st Milik sv

Insigne 6,5 – Stasera non segna, ma fa comunque sognare con qualche giocata delle sue e soprattutto con il gran sacrificio sulla sinistra. Inesauribile, si spende in recuperi generosi fino al 90'. Ormai è un elemento d'oro per Sarri. 

All. Sarri 7 – Per 45' se l'è vista davvero brutta. Poi, complice anche la contingenza che ha penalizzato Inzaghi, si è ritrovato di nuovo per le mani una bomba H e l'ha lanciata senza farsi pregare. Tre gol in pochi minuti, spettacolo a tratti, una valanga devastante. Sono 5 su 5, 19 reti fatte, una media che si avvicina al 4 a partita, mentre quelli subiti sono 3 su 5. Finora un ruolino inverosimile. Ma oggi non è stato per niente facile. 

Arbitro Damato 6,5 – Il VAR dà una mano, ma stasera non ce n'è bisogno. Poche azioni dubbie, tutte sbrogliate senza patemi. Direzione ineccepibile. 

TABELLINO
LAZIO-NAPOLI 1-4

LAZIO (3-4-2-1): Strakosha; Bastos (25′ Marusic), De Vrij (46′ st Murgia), Radu; Basta, Parolo, Lucas Leiva, Lulic; Luis Alberto, Milinkovic-Savic (63′ Lukaku); Immobile.
A disp: Vargic, Guerrieri, Crecco, Patric, Palombi, Ramos Marchi, Di Gennaro, Nani, Caicedo.
Allenatore: S. Inzaghi.

NAPOLI (4-3-3): Reina; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik (72′ Zielinski); Callejon (87′ Rog), Mertens (81′ Milik), Insigne.
A disp: Rafael, Sepe, Chiriches, Hysaj, Mario Rui, Tonelli, Maksimovic, Diawara, Giaccherini, Ounas.
Allenatore: Sarri.

MARCATORI: 29′ De Vrij (L), 53′ Koulibaly (N), 55′ Callejon (L), 59′ Mertens, 91′ rig. Jorginho (N)

ARBITRO: Damato

Ammoniti: Radu (L), Lucas Leiva (L), Mertens (N), Reina (N), Jorginho (N)
 

Antonio Papa e Valerio Cassetta

 

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