L’ex difensore nerazzurro parla dell’avvio di campionato della squadra di Spalletti
INTER COLONNESE NAPOLI / Ottimo avvio di stagione per l’Inter, che ha iniziato alla grande tenendo il passo di Juventus e Napoli in testa alla classifica. Un ex nerazzurro storico come Francesco Colonnese ha parlato del momento dei nerazzurri: “L’Inter deve avere degli insostituibili, le grandi squadre devono avere una spina dorsale fissa – ha dichiarato alla trasmissione ‘4-4-2’ in onda sul sito internet di ‘Sport Mediaset’ – Non si può cambiare la formazione ogni partita, all’estero ci sono giocatori che fanno 60 partite all’anno. La vera dimensione dei nerazzurri per me è il terzo posto sicuro, ma non escluderei che possa arrivare seconda o prima perché giocare una sola volta alla settimana è un grande vantaggio. Quest’anno l’Inter non si è mai sfaldata, è sempre rimasta squadra, ha già vinto uno scontro diretto e la mia sensazione è che, come minimo, si qualificherà per la Champions, lottando con Juventus e Napoli. Poi per il quarto posto se la giocheranno Roma, Lazio e Milan. Biancocelesti e rossoneri sono ostacolati dall’Europa League mentre a Roma c’è un ambiente difficile, Di Francesco prima dell’ultima vittoria era già stato messo in bilico”.
Inter, Colonnese: “Icardi sta imparando a fare il capitano”
Una lieta notizia dal calciomercato nerazzurro: “Skriniar non è una sorpresa, ha cambiato la difesa. Forse ci voleva un altro centrale ma giocando una volta a settimana va bene anche così”. Chi deve trascinare l'Inter, anche secondo Cordoba, è Icardi: “Icardi sta imparando a fare il capitano, in questa stagione si sta responsabilizzando. Forse perché è aiutato dall’ambiente e dal mister ma da fuori mi sembra un Icardi diverso. In Europa ho visto in grandissima difficoltà il Napoli che ha subito per più di un’ora. In Italia sottovalutiamo molto lo Shakhtar Donetsk che invece è una squadra molto difficile da affrontare. Per passare il girone il Napoli dovrà avere un altro atteggiamento perché anche il City è fortissimo” Su Dybala: “Quando giocavo io c’erano grandissimi campioni, ora tutti parlano di Dybala che paragonerei a Claudio Lopez di quegli anni che aveva un grande sinistro. Ora però non se lo ricorda quasi nessuno”.
