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Bologna-Inter, Spalletti: “Non ci portate lontano Icardi e Perisic”

Il tecnico nerazzurro alla vigilia del turno infrasettimanale di campionato

BOLOGNA INTER CONFERENZA SPALLETTI / E' di nuovo tempo di campionato: quinta giornata di Serie A infrasettimanale aperta dall'Inter che va sul campo del Bologna di Donadoni, reduce da due sconfitte consecutive. Le news Inter di inizio stagione sono più che positive con le quattro vittorie di fila della squadra di Spalletti: di questo ed altro ha parlato il tecnico nerazzurro nella conferenza stampa della vigilia. Calciomercato.it ha seguito per voi le dichiarazioni dell'allenatore toscano. 

CONDIZIONE SQUADRA E TURNOVER – “Dalbert e D'Ambrosio hanno recuperato e questo vale a livello di squadra. Lì i calciatori hanno fatto una fatica superiore alla media per diversi fattori ambientali: caldo, terreno, ecc. Sono cose che si riferiscono a quella partita ma poi sono subito riassorbiti. Ho trovato tutti adeguati a quello che è il momento che dobbiamo superare, le due partite in pochi giorni, e penso di non avere problemi per la gestione di chi ha già giocato”. 

CRESCITA ICARDI – “Gli ho fatto i complimenti ma mi fa piacere che ci siano ulteriori margini di crescita. Per tutta la settimana si è continuato a soffiargli nelle spalle, sia a lui che a Perisic: se si continua così si rischia che quando si voltano non possiamo più giocargli palla addosso perché ce li portate troppo lontani. Di questi calciatori abbiamo bisogno dentro la squadra. Possono dare tanto, ma anche loro hanno bisogno di noi. Bisogna lavorarci per riuscire a trovare il massimo del rendimento. Icardi dentro l'area di rigore è un calciatore serpentesco, poi se viene a palleggiare qualche volta in più con i centrocampisti, a stanare il difensore può essere un qualcosa in più che non gli toglie niente sull'aspetto dei suoi numeri. Il leader è quello che sta dentro la squadra: sta nascosto poi quando ci sono difficoltà esce fuori”. 

Bologna-Inter, Spalletti: “Dalbert gioca con il freno a meno tirato”

SORPRESA CLASSIFICA – “Non è la cosa che mi interessa di più. Mi interessa che la squadra sappia che non siamo ancora così collaudati da poter inserire il pilota automatico, c'è bisogno di tracciare il percorso curva dopo curva e ne troveremo tante. Si dice che il campionato è diviso in due, piccole e grandi: il Crotone non so dove lo volete mettere ma si è comportato da squadra che sa il fatto suo. Ha avuto una lettura dei tempi dentro la partita, da squadra consapevole, e ci ha creato anche difficoltà. Loro sono stati bravi e noi lo siamo stati altrettanti, magari tirando fuori qualcosa di personale come fatto da Handanovic. Però la Juventus ha vinto dei campionati dietro le parate di Buffon e l'Inter ha un portiere di assoluto valore e deve sbrogliare qualche situazione. Bisogna essere concentrati, consapevoli che serve costanza nel lavoro da fare, bisogna essere pronti a tutto. Se noi non mettiamo in campo le stesse caratteristiche e le stesse qualità delle piccole, può venire fuori il risultato a sorpresa e ce ne saranno in questo campionato”. 

GAGLIARDINI – “Nell'ultima partita è stato produttivo al massimo. Ha sbagliato qualche pallone, ma fa così tanto lavoro. Non l'ho messo nelle condizioni ideali per la conformazione fisica che ha rispetto all'ambiente dove abbiamo giocato. Servivano tutti piccolini e rapidi, lui è un calciatore che ha altre qualità però poi te lo trovi sempre di mezzo: pulisce un pezzo di campo e per gli altri diventa facile prevedere dove va a finire il pallone”. 

ROTAZIONI DI CENTROCAMPO – “Nomi? Diventa difficile perché a volte ci sono dei tempi anche per me. In questo momento qui anche per me ci vuole un tempo in più per pensarci”. 

SCONTRI DIRETTI – “Mentre ora si dà tutto per scontato, vi sento parlare di 5-6-7 vittorie di fila, dal mio punto di vista non è così. Poi ci sono determinate partite che per entusiasmo ti danno qualcosa in più. L'euforia però non deve essere esagerata perché ti fa perdere le misure. Gli scontri diretti ti danno una consacrazione in più, aumenta la fiducia. La vittoria non te la concede nessuno, bisogna solo meritarla. Loro sanno che devono mettere qualcosina in più perché noi abbiamo vinto 4 partite e loro vengono da una sconfitta, però li ho visti contro il Napoli: hanno dimostrato una forza incredibile. Noi bisogna essere come loro, allora se abbiamo qualche numero in più si fa la differenza. Non si vive di rendita”. 

DALBERT – “Sì, gioca con il freno a mano tirato. In alcuni momenti è sembrato non mostrare le sue qualità per rispettare le nostre richieste. Il ragazzo però ha corsa, piede, fase difensiva fatta di contatto non solo di posizione. Di conseguenza siamo tranquilli e contro il Crotone ha fatto la sua parte alla grande. Ha fatto di vedere un po' timoroso ma invece era concentrato ad eseguire quello che gli avevamo chiesto”. 

CANCELO – “Dovrebbe rientrare prima del derby. Siamo attenti alle difficoltà dei calciatori. Se non c'è necessità si tende a dargli il giorno di più di lavoro per mettersi a posto. Noi ci fidiamo dei nostri calciatori. Lui è voglioso di rientrare e noi siamo qui a misurare le cose. Come successo a Santon: è rientrato, poi il giorno dopo sentiva il muscolo un po' indurito e non si rischia niente. Ora abbiamo il numero giusto per sopperire alle insidie”. 

 

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