Il numero 24 partenopeo oggetto di critiche eccessive dopo la Spagna
NAPOLI INSIGNE ITALIA / La pesante sconfitta in cui è incappata l'Italia sabato sera contro la Spagna, e che costringerà ormai la Nazionale a giocarsi l'accesso ai Mondiali di Russia 2018 ai playoff in programma a novembre, ha lasciato degli strascichi pesanti per quanto riguarda l'assetto tattico generale adottato da Giampiero Ventura e la prestazione offerta da alcuni singoli. Tra i più criticati spicca Lorenzo Insigne, ben lontano dall'aver dato al 'Bernabeu' un contributo di qualità e di impatto come è solito invece fare con il Napoli. Alcuni giornali usciti oggi in edicola puntano il dito proprio contro il fantasista di Frattamaggiore, e c'è anche chi ha parlato sui social network subito dopo la debacle in terra spagnola della maglia numero 10 dell'Italia portata “con disonore” da Insigne. Un giudizio, questo, certamente severo, se si pensa che il napoletano ha comunque provato a fare del suo meglio in una collocazione tattica per lui inedita e decisamente non congeniale. Il modulo a 4 punte non è risultato così offensivo come potrebbe sembrare sulla carta, con il ct che ha scelto Candreva ed Insigne sugli esterni puntando sulla loro capacità di corsa e sulla conseguente necessità di fornire copertura in fase di non possesso. Attitudine che di certo non è nelle corde sia dell'interista che soprattutto del piccolo esterno d'attacco partenopeo. Già in passato Insigne aveva sofferto il fatto di dover assolvere soprattutto a compiti di ripiegamento durante la gestione Benitez, e la prestazione non esaltante di Spinazzola alle sue spalle ha complicato ulteriormente le cose. Le news Napoli riportano di una affermazione rilasciata proprio alla vigilia del match contro la Spagna da parte del calciatore campano, il quale aveva espresso comunque un ringraziamento nei confronti dell'attuale manager del Newcastle riguardo al fatto di avergli insegnato anche a difendere. Aspetto che però finisce inevitabilmente con il togliergli energie importanti, e questo può comportare un aumento nella percentuale di errori commessi negli ultimi 16 metri finali. Limitazione che invece non avviene con il Napoli, dove Insigne, pur avendo importanti compiti di ripiegamento, non è costretto a fare da tornante come invece è capitato al Bernabeu.
Napoli, con l'Italia non è stato il vero Insigne
La stampa di casa Napoli, che probabilmente conosce meglio Insigne, non ha esitato nel difendere a spada tratta il calciatore, affermando come Ventura abbia alla fine utilizzato Insigne in qualità di terzino. E sui social si sono scatenate le difese d'ufficio al talentino di casa, con le parole di Rivera (“la 10 ormai la danno a tutti”) nel mirino più delle altre. La decisione di mettere in campo anche Immobile in avanti ha finito con il costare caro a tutta la squadra: la punta della Lazio è risultata alquanto inconsistente e ha fatto si che Insigne restasse lontano dalla porta, non consentendogli quasi mai di agire nella maniera a lui più familiare di esterno offensivo in grado di saltare l'uomo per accentrarsi e provare la conclusione dal limite dell'area avversaria. Il fatto è che in Nazionale non c'è un Callejon in grado di garantire equilibrio complessivo con le sue sgroppate fin nel cuore della propria metà campo. Il Napoli sul calciomercato ha optato per prendere il solo Ounas in avanti, giusto per dare una valida alternativa ad Insigne ed allo spagnolo, che godono della totale fiducia di Sarri. Il difficile compito di presiedere soprattutto alla protezione della squadra quando la palla era di Isco e compagni è toccato stavolta allo stesso Insigne, che in un habitat ben diverso da quello cucito su misura per lui al Napoli è ora diventato il bersaglio principale di scelte evidentemente poco felici da parte di Ventura.
Salvatore Lavino




















