Ecco le parole del sempre pungente procuratore, che difende la qualità degli azzurri
SERIE A RAIOLA INSIGNE ITALIA / Tante le polemiche dopo la sconfitta dell'Italia contro la Spagna. Un insuccesso che ha consentito agli avversari di allungare nel gruppo, consolidando il proprio primo posto. Critiche su Ventura e molti singoli della rosa, alle quali risponde Mino Raiola, intervistato da 'Radio Crc'. Ecco quanto evidenziato da Calciomercato.it: “Critiche a Insigne? Andassero a quel paese. Isco non è più forte di lui. Se indossa la maglia numero 10 è perché lo merita. Il 10 è solo un numero, non diverso da 9 o 8. Isco, che abbiamo tanto esaltato, non la indossava eppure ha fatto benissimo in un concetto come quello spagnolo. Insigne mostra le sue qualità ogni settimana e lo ha fatto anche contro il Real Madrid, dove gioca Isco. Se viene messo in Nazionale e non gioca come nel Napoli, la colpa non può essere del giocatore. Il tecnico deve adeguarsi e se hai come avversario la Spagna, puoi anche cambiare e optare per un modulo più moderno”.
SPAGNA – “Non credo che loro abbiamo più campioni di noi. Il problema è se i nostri li facciamo giocare a pallavolo. Isco e Asensio non sono migliori di Insigne e Verratti, ma si ritrovano in un sistema di gioco migliore. Se Ventura non vuole cambiare nulla durante la gara può anche andare in tribuna o a casa. Il calcio moderno è quello proposto da Spagna e Germania, con i centrocampisti offensivi che si inseriscono”.
Serie A, Raiola guarda anche in casa Juve e Milan
Non solo un'analisi delle ultime news Italia per Raiola, che ha commentato anche le situazioni in casa Juventus e Milan, dove si è cambiato molto, seppur per motivazioni differenti: “La Juventus è ad oggi campione d'Italia. Per questo motivo non può che essere la squadra da battere. Questa è però una stagione nuova e anche il Napoli è una grande squadra, come la Juve. Credo la Roma possa sorprendere”.
MILAN-INTER – “Non condivido la politica delle milanesi, ma la rispetto. Fino ad oggi il Milan non ha incontrato ancora alcuna grande squadra. Mi preoccupa però il fatto che in rosa manchi ancora una punta”.




















