Gli azzurri ribaltano il match del San Paolo grazie ai numeri della mediana. In ombra solo Hamsik
NOTIZIE NAPOLI ALLAN ZIELINSKI ROG / Alla fine Sarri li ha cambiati tutti, un po' perché Hamsik e Jorginho avevano deluso le aspettative, un po' perché la gara contro l'Atalanta di energie ne ha tolte tante. Eppure la riscossa degli azzurri arriva proprio dal centro del campo, dai piedi educati di Zielinski, dalla voglia di cambiare il match del brasiliano Allan, elemento sempre troppo sottovalutato nello scacchiere di Sarri, dalla tenacia del tuttofare Rog. Il calciomercato di un anno fa ha portato in dote alla squadra quantità e qualità e stasera si è visto tutto: se Zielinski ha infatti pareggiato il match dopo un'ora di rincorsa ai nerazzurri, Allan ha saputo entrare a gara in corso rilevando il capitano Hamsik e strappando la gara a più riprese, mentre a Rog è toccato il compito di mandare i titoli di coda.
La rimonta del Napoli senza Hamsik e Jorginho
Quella con l'Atalanta sembrava gara stregata: lo dimostrano le numerose occasioni all'occhio delle news Napoli, una serie di azioni che si sono fermate a pochi passi dalla porta di Berisha. Il vantaggio di Cristante è stato un macigno da mandar giù, ma Gasperini ha ripresentato nella ripresa un'Atalanta priva di Petagna e della giusta profondità, pronta a schiacciarsi sotto il pressing napoletano. Il gol di Zielinski è stato il classico coniglio estratto dal cilindro, un bolide dal limite che toglie le ragnatele all'incrocio. Poi entra in gioco proprio Allan: dà lui il via all'azione che porterà il Napoli al raddoppio e alla rimonta che sembrava impossibile. L'assist per Insigne è delizioso, poi il napoletano ci mette il suo per servire a Mertens la palla del 2-1. Alla fine è toccato anche a Marko Rog: primo gol azzurro che vale il 3-1 e il sipario calante sulla scena, un'iniezione di fiducia per lui e per chi, un anno fa, aveva saputo scommetterci. In mancanza di due pilastri come Hamsik e Jorginho, Sarri ha ritrovato la profondità della panchina nella notte più dura. Le quattro vittorie in altrettante gare in stagione, però, vengono anche da lì, dalla ritrovata verve di panchinari che sanno accendersi nel momento del bisogno. E anche la “bestia nera” Atalanta è superata.
Gennaro Arpaia




















