A svelare l’aneddoto è stato il papà della giovane punta rossonera
CALCIOMERCATO MILAN CUTRONE INTER / E' l'uomo del momento in casa Milan. Nonostante i molteplici arrivi in estate di giocatori, più o meno, di maggior esperienza a prendersi le luci della ribalta è stato il giovane Patrick Cutrone, attaccante classe 1998 che si sta imponendo a suon di gol: sono 3 finora quelli realizzati in 5 apparizioni ufficiali. Un exploit che sta valendo a Cutrone la conferma nel Milan (nonostante il pressing asfissiante del Verona) e che ha portato il ct Di Biagio a convocarlo nell'Under 21 azzurra.
Calciomercato Milan, papà Cutrone: “Poteva essere dell'Inter, ma hanno temporeggiato troppo”
E' un'estate da favola quella che sta vivendo il giovane Cutrone, culminata con l'importante decisione presa dal calciomercato Milan: il trio Fassone, Mirabelli e Montella ha deciso di chiuderlo a chiave a Milanello, opponendosi a qualsiasi richiesta di prestito. E lui sta ripagando questa fiducia a suon di gol, andando ad alimentare quello che è sempre stato il suo sogno. “Dire che vive per il calcio è l’esatta verità – ha esordito il papà di Cutrone a 'La Gazzetta dello Sport – Pensi che fino a qualche mese fa dormiva col pallone. In senso letterale: lo teneva sul cuscino. Per non parlare dei danni che ha combinato giocando in casa: ultimamente ha rotto una pianta a mia moglie. Il primo giorno di asilo invece mi chiamò la suora: aveva spaccato il vetro dell'estintore. E’ un ragazzo bonaccione ma con una personalità molto forte. Molto testardo nelle cose”. Un'intervista nella quale il padre ha svelato anche un succoso aneddoto di calciomercato datato nove anni fa: “Era stato adocchiato dall'osservatore dell'Inter Luigi Rampoldi, ma i nerazzurri hanno temporeggiato, non si sono più fatti sentire. Io ho stretto la mano a Bianchessi (l'allora responsabile del settore giovanile del 'Diavolo', ndr) e l'affare è andato in porto. Per lui è stato il massimo, anche perché è milanista. I suoi allenatori ci hanno sempre detto che ha la testa giusta. Credo di sì: dopo il gol di Skopje era già lì a pensare al Cagliari. Ogni tanto mi piacerebbe che riuscisse a godersi il momento”.




















