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Calciomercato, sorpresa Cassano: “Futuro? Ecco le due squadre per me!”

L’attaccante barese: “Schick, meglio l’Inter! Dybala non è da Real o Barcellona”

CALCIOMERCATO CASSANO / Antonio Cassano, dopo la decisione di dire addio al Verona pochi giorni dopo il suo arrivo in gialloblu, è tornato a parlare del suo futuro da calciatore nel corso di un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport'.

RITORNO IN CAMPO – “474 giorni lontano dal campo di gioco? Troppi. Chi sa giocare può anche stare fermo però mi sono dato un termine. Se non arriva la chiamata giusta entro settembre smetto. Sono senza agente: chi mi vorrà saprà come contattarmi. Chi mi potrebbe convincere? Entella o Cagliari. In questo momento nient’altro. Con Gozzi ho un rapporto che va al di là del calcio. A gennaio c’era stata una stretta di mano però poi non me la sono sentita di andare in B. L’ho spiegato anche a lui, mi ha capito. E lo ringrazio. Ora sono pronto: portare in A l’Entella diventerebbe il mio sogno. A Cagliari invece ritroverei Tibaudi, il mio preparatore storico: lui sa come allenarmi. E poi io amo la Sardegna e la sua gente, ci vado in vacanza ogni anno. Con Giulini c’è stima e simpatia reciproca. (…) Vuol sapere quanto peso? 88 chili. Corro, niente pallone. Ma la tecnica non si dimentica. Spero proprio di non essere vicino all'addio però chi mi vuole faccia in fretta”.

CASSANO DS – “Quando smetterò, rimarrò comunque nel mondo del calcio e potrei fare il direttore sportivo. Che squadra farei? 4-2-3-1. Neuer, Dani Alves, Sergio Ramos, Hummels e Alaba in difesa. In mezzo Modric e Iniesta. Poi Cristiano Ronaldo, Messi, Neymar. Punta Suarez. Allenatore Allegri”.

VERONA – “Non mi sono pentito, non era scattata la scintilla. Dopo 3-4 giorni ho detto a Pecchia che volevo andare via, mi sentivo come un pesce fuor d’acqua: tutti giovani, non era l’ambiente ideale per me e ho preferito lasciare subito e non a campionato iniziato. E’ non è un problema fisico: in 15 giorni avevo perso 7 chili. Basta chiedere al Verona: i risultati dei test sono lì. A 25 anni avevo un’altra forza fisica e mentale, a 35 non ce l’ho fatta a ripartire completamente da zero. A Verona mi sentivo un alieno. Ma non ho mai pensato di lasciare il calcio davvero. Questo è il mio mondo”.

SCHICK – “E’ più forte di Dybala e per le sue caratteristiche gli consiglio di andare all’Inter”.

BONUCCI – “Bonucci è diventato forte grazie a Barzagli e Chiellini. Piuttosto è grave la partenza di Dani Alves. Ha detto che lo spogliatoio Juve era triste, evidentemente non mi sbagliavo quando dissi che alla Juve erano dei soldatini”.

PRONOSTICO SCUDETTO – “Dico Inter davanti a Juventus e Napoli. L’Inter ha fatto un mercato intelligente e non aveva bisogno di Sabatini. Skriniar è un fenomeno, mi bastarono pochi allenamenti alla Samp per capirlo. Lui, Borja Valero e Vecino sono colpi di Ausilio”.

TOP PLAYER SERIE A – “C’è un campione assoluto, Higuain. Poi gli altri. Sul podio metto Insigne e Dzeko. Neymar vale i 220 spesi dal Psg. Se Belotti vale 100 milioni allora Suarez ne vale 500. Pure Dybala ne vale 100? Per me non può giocare nel Real o nel Barcellona. Insigne? Io e Lorenzo siamo molto amici ma ero più forte (ride, n.d.r.) e siamo diversi: io tutto estro e fantasia e svariavo nel campo, lui ha necessariamente bisogno della fascia, di giocare in un 4-3-3 largo a sinistra. I numeri non dicono nulla: prendere la 10 di Maradona gli creerebbe solo problemi”.

 

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