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Napoli-Nizza, vittoria e rammarico. Ma un dato fa ben sperare

Gli azzurri di Sarri battono il Nizza 2-0 ma avrebbero potuto dilagare. Gara di ritorno ancora aperta

NOTIZIE NAPOLI CHAMPIONS NIZZA / Vittoria convincente, ma con l'amaro in bocca. Solo a Napoli può essere così. Solo con gli azzurri di Maurizio Sarri, capaci ieri di regolare il Nizza nell'andata dei Playoffs Champions e mettere le giuste distanze tra sé e gli avversari. Quanti errori, però, tutti testimoniati dalle news Napoli provenienti dal San Paolo, con i padroni di casa che hanno “rischiato” più volte di allargare il punteggio e chiudere il discorso qualificazione già all'andata. Cosa resta di buono? Tanto, soprattutto perché il primo Napoli 2017/18 ha mostrato una caratteristica che fa da collante con quanto visto nell'ultima stagione: la fame. Gli azzurri, scesi in campo senza alcun timore, hanno afferrato la partita pur con tutte le difficoltà fisiche del caso. E infatti alla distanza sono calati tutti. Ma della notte del San Paolo restano il lampo di Insigne, quello di Mertens, la fiducia di Jorginho e l'autorità di un Albiol indispensabile oggi. E un fattore che potrebbe aver cambiato le cose.

La porta inviolata dà fiducia. Verona e Nizza saranno nuovi test per un vecchio Napoli

La porta di Pepe Reina, infatti, resta immacolata. In più, nello specchio della porta azzurra non è mai arrivato alcun tiro. L'estremo spagnolo ha marcato il tabellino delle presenze solo in un paio di circostanze, senza rischiare nulla in assoluto. Colpa di un Nizza mai incisivo, certo, ma anche meriti di un Napoli che una prestazione solida in difesa non l'aveva ancora fatta vedere quest'anno. La coppia Albiol-Koulibaly era la stessa anche contro il Bilbao, tre anni fa, ma stavolta è sembrata tutt'altra storia. Così come tutt'altra storia è stato l'attacco francese, involuto e svogliato, orfano di un Balotelli che servirebbe a dare la scossa ai rossoneri. In tribuna ci era finito Ounas, volto nuovo dell'ultimo calciomercato, proprio insieme a Mario Rui, ma con gli spazi lasciati dalla doppia espulsione francese nel finale chissà come sarebbe andata se il franco-algerino fosse stato in panchina. La porta inviolata, però, resta il miglior ingrediente in vista del ritorno tra meno di una settimana in Francia. Prima ci sarà la trasferta di Verona, esordio in campionato, con turnover al seguito. Il primo tour de force di questa stagione è cominciato al meglio.

Antonio Papa

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