Consueto appuntamento con il nostro editorialista ed esperto di calciomercato di Sky Sport 24
CALCIOMERCATO MARCHETTI KEITA / La Lazio ha decisamente meritato di vincere la partita e ora dopo l'euforia si ritroverà a gestire gli ultimi giorni di calciomercato con la consapevolezza di aver svolto un eccellente lavoro e di essere ancora sulla buona strada. Manca ancora qualcosa per avere una rosa completa in tutti i reparti. Soprattutto manca un attaccante visto quello che sta succedendo a Keita, altro grande problema di cui il calciomercato Lazio dovrà occuparsi. E' un braccio di ferro senza precedenti, molto complicato, molto duro. E in cui bisogna fare molta attenzione perché ballano molti interessi economici che spingono a mezze verità. Noi non abbiamo motivo di dubitare di nessuno, ma di sicuro la mancata convocazione ha fatto molto rumore. Sia per le dichiarazioni di Keita che ha respinto con grandissima forza le illazioni di chi diceva che era stato fatto fuori, sia per le ripercussioni in campo. I biancocelesti hanno vinto, Inzaghi si è preso le responsabilità della decisione (cercando in una serata di meritatissima festa di ammorbidire la vicenda), Lotito addirittura ha detto di non vole entrare per niente in questa querelle, che certe scelte le prende l'allenatore e che il senegalese andrà via solo se ci saranno offerte congrue al suo valore (come altre che erano arrivate in casa Lazio). In questa vicenda però, a nostro avviso, non c'è stata mai la possibilità di mediazione. Keita è sempre stato dipinto come il bad boy, rigenerato da Inzaghi mai propenso a rinnovare. Anche qui le versioni sono completamente opposte: Calenda (il suo procuratore) ha detto che il rinnovo non è stato mai proposto in tempi congrui, la società che Keita non voleva rinnovare di fronte a cifre importanti.
Calciomercato, Marchetti: solo in Italia le scadenze di contratto sono un problema
Atteniamoci allora ai fatti, visto che non siamo un tribunale e mai ci permetteremmo di esserlo. Keita è un giocatore a scadenza di contratto. Quanto vale? La Lazio fa bene a tenere alto il prezzo, è nei suoi diritti. Non lo sarebbe più se nonostante il contratto in vigore decidesse (con qualsiasi motivazione) di non schierarlo mai più perché non si incastrano alcune necessità. Da sempre nel calcio esistono problematiche del genere (o meglio da quando è stata introdotta la legge del trasferimento a zero per i giocatori a scadenza contratto!) e spesso ci sono state reazioni e dimostrazioni di forza. Ma non sempre con la forza o con la fermezza si risolve il problema. E soprattutto non c'è guadagno da nessuna delle due parti. La Juventus (e l'Inter) hanno fatto una valutazione del ragazzo molto simile: intorno ai 20 milioni. Chi ha offerto di più (Milan ad inizio mercato, salvo poi mollare il ragazzo e continuare a bisticciare con Lotito per il prezzo del solo Biglia e il West Ham) hanno fatto così per cercare di battere la concorrenza, ma evidentemente non hanno mai scaldato la fantasia del giocatore. In molti parlano di accordo con la Juve: di sicuro l'attaccante è affascinato da una possibile avventura in maglia bianconera. Marotta ha confermato l'interesse ma solo a certe cifre, come è successo anche per altri giocatori e in altre circostanze. Saranno 15 giorni decisamente caldi. Con dichiarazioni velenose e strategiche. Una brutta abitudine, in tutta onestà. E' vero che una società può decidere di fissare il prezzo che vuole e le modalità di trattativa. Ed è vero che i rapporti personali spesso influiscono sulle decisioni. Ma obiettivamente solo in Italia le scadenze di contratto diventano un problema così difficile da superare.
Luca Marchetti




















