L’esterno offensivo turco-danese del Borussia Dortmune sembra vicinissimo ai nerazzurri
INTER EMRE MOR / A sorpresa, l'Inter sta piazzando il colpo Emre Mor per circa 15 milioni di euro, una cifra ben spesa almeno sulla carta considerando il potenziale che deve ancora esprimere questo talentino davvero molto interessante. Classe '97, mancino nato in Danimarca ma di nazionalità turca, era stato accostato anche a Roma e Fiorentina, ma i nerazzurri dovrebbero aggiudicarsi questo derby di calciomercato tutto italiano. Padre turco e madre macedone, la sua carriera inizia nel Brønshøj, passando poi nel Lyngby e nel 2015 al Nordsjælland, dove debutterà nel calcio professionistico danese. Nonostante le sue presenze siano poche, Terim lo convoca in Nazionale e rimane folgorato dalle sue qualità nell'ultima amichevole prima di ufficializzare a lista definitiva, portandolo con sé agli Europei. Nella manifestazione in Francia si mette in luce e finisce nel mirino del Borussia Dortmund, club che lo preleva consentendogli di fare il primo salto di qualità in un top club di livello.
Inter, alla scoperta di Emre Mor
Giocatore brevilineo (169 cm per 64 kg), fa del dribbling, della velocità e della forza esplosiva le sue armi migliori. In patria è definito il nuovo Messi, mentre per movenze e movimenti palla al piede nel dribbling assomiglia più a Dybala che al fuoriclasse argentino. Emre Mor possiede una tecnica notevole ed è dotato di un gran tiro dalla distanza, forte e preciso, ulteriore dote in comune col giocatore della Juventus. Il suo ruolo è variabile: esterno destro (gioca dunque a piede invertito) ma anche punta e all'occorrenza trequartista, ama portare palla ed accentrarsi per trovare il varco giusto per l'assist e per la via delle rete. Viste le sue qualità, si tratta di un giocatore letale nella transizione positiva e dunque nel contropiede, un'arma a lui congeniale per esprimere le proprie doti fisico-atletiche e tecniche. Le news Inter dicono che sarebbe l'alternativa a Candreva sulla fascia destra, che sia 4-3-3 o 4-2-3-1 poco importa: Emre Mor avrà bisogno di tempo per ambientarsi e per affinare la propria tecnica, oltre ad imparare la tattica ed i movimenti necessari per imporsi nella squadra di Spalletti in futuro.
Stefano Migheli




















