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Milan, alla scoperta dello Shkendija di Osmani

La formazione macedona ultimo ostacolo per la fase a gironi di Europa League

MILAN SHKENDIJA EUROPA LEAGUE / L'urna di Nyon è stata più che benevole con il Milan. Nel playoff per accedere alla fase a gironi di Europa League, infatti, i rossoneri hanno pescato lo Shkendija. La formazione macedone arriva a questo appuntamento per il secondo anno di fila (la passata stagione fu eliminato dal Gent, ndr), ma basta un dato per sottolineare la disparità del confronto, almeno sulla carta: 351 milioni di euro è il valore della rosa rossonera, 6,5 milioni quello del club di Tetovo. Nell'ordine, la squadra di Osmani ha avuto la meglio nei turni precedenti dei moldavi del Dacia Chisinau, schiantati 3-0 all'andata e 4-0 al ritorno; dei finlandesi dell'HJK Helsinki, ribaltando i pronostici, con il 3-1 casalingo e l'1-1 in trasferta e infine dei lituani del Trakai, ribaltando il 2-1 del primo match con un netto 3-0, trascinati da una doppietta del capitano e stella della squadra Ferhan Hasani.

Non ci sono precedenti ufficiali tra le due squadre, ma non solo. Il Milan non ha mai affrontato una squadra macedone nelle coppe europee, né lo Shkendija ha mai giocato contro una società italiana nella sua storia. Il modulo base di Osmani è il 4-2-3-1, ecco la formazione tipo: Zahov; Todorovski, Bojku, Bejtulal, Celikovic; Alimi, Totre; Radeski, Hasani, Abdurahimi; Ibrahimi.

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