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Inter, solidità e gioco: Spalletti ha già lasciato il segno

Il tecnico è il valore aggiunto della squadra. Rilanciati Eder e Joao Mario

INTER SPALLETTI / Partiamo con una premessa: le amichevoli estive valgono poco o nulla e sono spesso traditrici. Tuttavia, guardando l'Inter giocare e vincere contro Lione e Bayern Monaco nella seconda e terza gara della tournée asiatica, è facile intuire e giusto far notare il grande lavoro che sta svolgendo Luciano Spalletti nonostante le enormi difficoltà tra giocatori in partenza, fra questi molti non all'altezza, e rinforzi che non arrivano da un calciomercato Inter fin qui lontano dalle aspettative di addetti ai lavori e tifosi, ma probabilmente anche da quelle dello stesso tecnico nerazzurro. Il quale nemmeno in un mese è riuscito a dare una più che buona impronta alla squadra, contro la formazione francese e quella allenata da Ancelotti dimostratasi assai solida, sempre attenta e con una chiara idea di gioco al di là di moduli e interpreti.

Inter, Eder e Joao Mario: un rilancio 'targato' Spalletti

Per ora Spalletti è il vero e unico valore aggiunto dell'Inter. Ha già lasciato il segno non solo a livello collettivo, ma anche sotto l'aspetto dei singoli come dimostrano i rilanci di giocatori considerati dei flop e quindi sacrificabili sul calciomercato. Due su tutti: Eder, autore ieri della doppietta che ha steso i bavaresi e nel futuro prossimo elemento prezioso poiché utilizzabile in tutti i ruoli del reparto avanzato, e Joao Mario. Il portoghese, costato 45 milioni di euro nella passata estate, sta convincendo nel ruolo di trequartista alle spalle del centravanti. Ruolo che nei desideri del 58enne di Certaldo avrebbe dovuto ricoprire Radja Nainggolan, obiettivo ormai sfumato visto il suo rinnovo di contratto con la Roma.

 

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