Ecco le parole del campione bianconero, che propone un’analisi con il Var delle ultime sei stagioni vittoriose
JUVENTUS BUFFON BONUCCI / Buffon si appresta a disputare la sua ultima stagione. Lo attende un'annata esaltante con la Juventus e un Mondiale con l'azzurro dell'Italia, che sarà quello dell'addio. Sul fronte campionato però non è ancora detta l'ultima parola: “Non ne voglio più parlare. – ha dichiarato a 'Tuttosport' – I tormentoni mi stanno sulle scatole. Ho già detto cosa potrei o non potrei fare. In casi del genere desideri cristallizzare ogni momenti, che ti porterai dietro per sempre. Voglio offrire prestazioni all'altezza del mio nome e della Juventus, lasciando quando non sono ancora da buttare”.
CHAMPIONS LEAGUE – “Nessuna ossessione per me. La Champions ha sempre rappresentato uno stimolo positivo per poter assaporare certe emozioni e confrontarmi contro dei campioni. Non ha un'accezione negativa”.
SERIE A – “Attendo con ansia un campionato equilibrato, nel quale possano tornare i valori di club che hanno affrontato stagioni in decadenza. Il campionato sarà più godibile, anche se l'anno scorso non abbiamo creato il vuoto, con Napoli e Roma vicine”.
BONUCCI-ALVES – “Siamo diversi. Migliori o peggiori, è da vedere. Sono due calciatori con peculiarità non tipiche dei ruoli che ricoprono, dunque il nostro modo di giocare sarà differente. Partiamo con un sistema definito e la società ha operato per avere alternative più congeniali al modulo. Credo Leo (Bonucci) sentisse il bisogno di una nuova sfida e il Milan lo avrà intrigato. Ce ne facciamo una ragione, se non c'è più, ringraziandolo per quanto dato alla causa. Forse anche Dani aveva bisogno di sfide. Saluti? Aver salutato o meno Bonucci dipende dalla vicinanza e da quanto si usano i social. Io li sfrutto poco ma l'ho fatto volentieri in questo caso. Non mi sento tradito dal suo passaggio al Milan”.
Juventus, da Cardiff ai giovan talenti Bernardeschi e Dybala
Tante le polemiche al termine della finale di Champions League, con le news Juventus incentrate su ipotetici scontri nello spogliatoio bianconero: “Abbiamo però solo perché abbiamo trovato una squadra superiore. I tifosi devono sapere che a Cardiff non è succeso nulla. Non fosse così, starei zitto”.
DIFESA – “Non la cambierei. Penso di saper valutare certi ragazzi con l'esperienza che ho. I nostri difensori sono i migliori sulla piazza, come sei o sette anni fa dicevo che il nostro terzetto era il migliore d'Europa. La gente rideva all'inizio, poi ha smesso”.
BERNARDESCHI-DYBALA – “Grande operazione di calciomercato quella di Bernardeschi. E' un talento puro, con grandi margini di miglioramento. Ha grande umiltà e voglia di crescere. La 10 credo sia pesante, ma non sono ioa decidere. Addio Dybala? Se si ascoltano le voci, nessuno è al sicuro fino alla chiusura del mercato. Alla fine però, al di là dei social, contano le parole del club e di Dybala. Il Paulo visto in queste stagioni bianconere ci aiuterà ad alzare ancora l'asticella”.
VAR – “Ne sono contento, anzi analizzeri alla Var i sei campionati vinti, così si vedrebbe che abbiamo meritato sul campo…”.




















