Il procuratore del calciatore ha svelato i dettagli dell’affare
BERNARDESCHI JUVENTUS / Beppe Bozzo, procuratore del neo acquisto della Juventus Federico Bernardeschi, ha rilasciato alcune dichiarazioni a 'Tuttosport' sulla trattativa che ha condotto l'esterno offensivo ormai ex Fiorentina in bianconero.
TRATTATIVA JUVENTUS – “Più che una trattativa è stato un parto: abbiamo lavorato 8-9 mesi. Il primo pensiero dopo la firma? Ho pensato che abbiamo tramutato in realtà un'idea da fantacalcio. E' stata la più dura per me. Strada facendo ho eliminato tutte le pretendenti, e non erano poche. Come alla roulette, ho messo tutte le fiches sulla Juve ed è uscita. E Federico mi ha fatto venire i brividi con un abbraccio bellissimo. La difficoltà maggiore è stata far parlare Juve e Fiorentina. Devo ringraziare Cognigni e Corvino che hanno capito la volontà del ragazzo. E Marotta è stato un fuoriclasse: venerdì ha avuto l'intuizione decisiva, anticipando la telefonata alla Fiorentina bruciando tutti sul tempo”.
IL NO A INTER, CHELSEA E UNITED – “Abbiamo parlato molto io e Federico ed entrambi eravamo convinti che non ci potesse essere posto migliore della Juventus, club organizzatissimo e vincente. Lui sapeva che sarebbe andato incontro ad una contestazione, ma ha spalle larghe e attributi. E soprattutto non sono più i tempi di Baggio”.
LA PERCENTUALE SULLA RIVENDITA – “E' stata messa per eliminare i bonus, altrimenti non ne saremmo mai usciti. La Juve è un punto d'arrivo, mi auguro che Federico possa restare 10 anni”.
LA 10 – “Una pizza sulla 10 a Bernardeschi? Me la giocherei, lui porterebbe quel numero con lo spirito giusto. Come ho detto a Marotta, se fossi stato nella Juventus mi sarei preoccupato se il ragazzo non avesse chiesto il 10. Deciderà la società”.
