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Inter, che fine ha fatto… Ruben Botta

Nuovo appuntamento con la rubrica di Calciomercato.it sugli ex giocatori nerazzurri

INTER RUBEN BOTTA / Torna su Calciomercato.it la rubrica 'Che fine ha fatto?', che ha come scopo quello di riportare all'attenzione dei tifosi interisti e non solo i giocatori che in passato hanno indossato la maglia nerazzurra finendo poi nel dimenticatoio. Le news Inter di oggi ci portano a parlare di Ruben Botta.

Inter, Botta solo di passaggio

L'attaccante esterno argentino approda via Tigres all'Inter nell'estate 2013 a parametro zero e dopo un intervento al legamento crociato rottosi nel match di Copa Libertadores contro i paraguaiani dell'Olimpia Asuncion. Viene aggregato al ritiro ma poco dopo ceduto in prestito al Livorno per liberare una delle caselle riservate ai calciatori extracomunitari. In amaranto non gioca mai perché non ancora al meglio dal punto di vista fisico e così già a gennaio torna a Milano. Il 9 dello stesso mese Mazzarri lo fa debuttare contro l'Udinese negli ottavi di Coppa Italia, concedendogli il bis, stavolta in campionato, quattro giorni dopo al cospetto del Chievo. In cinque mesi, i primi e anche gli ultimi effettivi della sua fugace avventura interista, colleziona 11 presenze senza riuscire a fare un gol. Gioca infatti circa trenta minuti dell'andata del playoff di Europa League contro l'islandese Stjarnam (il 20 agosto) e poi viene ceduto in prestito al Chievo. Con gli scaligeri disputa una stagione tutt'altro che entusiasmante, con l'espulsione rimediata al 'Bentegodi' proprio contro l'Inter nuovamente targata Mancini – le eccessive proteste contro l'arbitro Massa gli costeranno ben tre giornate di squalifica – come unica nota di rilievo. Nell'estate 2015 la società di corso Vittorio Emanuele lo giudica inadeguato al calcio italiano e soprattutto a una big, di conseguenza lo vende a titolo definitivo al Pachuca per poco più di 2,5 milioni di euro. In Messico dà il suo contributo ma non in un ruolo da protagonista. Lo scorso gennaio è tornato in Argentina, al San Lorenzo, per 1,7 milioni di euro.

 

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