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Napoli, Sarri sogna con la squadra ma ad occhi aperti

Il tecnico ha smorzato gli animi in conferenza perché questo è il suo compito

NAPOLI CHAMPIONS LEAGUE SCUDETTO SARRI / In Italia si parla spesso di piazze 'calde' e quando lo si fa è impossibile escludere dal discorso Napoli. I tifosi della squadra azzurra sono noti per il proprio calore ma soprattutto per gli sbalzi d'umore. La partenza di Gonzalo Higuain aveva portato a presagire sul web una stagione difficoltosa, con la squadra di Sarri impegnata nella lotta per la salvezza. Higuain rappresentava il 70% del gruppo, a detta di molti, con un Napoli che, al netto di alcuni giovani talenti aggiunti nel calciomercato estivo, è giunto a un solo punto dalla Roma (seconda) e a cinque dalla capolista Juventus. 

Una stagione segnata dall'infortunio di Milik, che ha portato a un mese di pausa di riflessione, con Sarri che ha adottato la soluzione Mertens, risultata vincente. Stando alle ultime news Napoli è il calciomercato delle altre rivali a dare dei grattacapi alla tifoseria oggi, che prevede un quarto posto (preliminari di Champions League). Il Milan infatti va potenziandosi giorno dopo giorno, anche se, come ricorda Montella, tanti sono i nuovi arrivi e quella che ha per le mani non è ancora una squadra. C'è poi l'Inter, che promette grandi colpi ma deve risolvere soprattutto la grana spogliatoio. Chi vuole andar via è meglio che lo faccia. Ecco il pensiero di Icardi, nello specifico rivolto a Perisic circa un mese fa. Difficile presagire per i nerazzurri la disastrosa stagione passata, ma obiettivamente paiono un gradino sotto al Napoli nella lotta al vertice. Gli azzurri infatti hanno puntato tutto sul gruppo dello scorso anno, che molti tifosi ritengono non possa far meglio del terzo posto già conquistato. Ci si dimentica però facilmente che ora Milik sarà a disposizione per l'intera stagione, col suo apporto di reti e la stazza che potrà fare la differenza in certe gare. Dries Mertens si è già riscoperto prima punta e potrà ricoprire quel ruolo dal giorno uno. In più i vari Rog, Diawara e Zielinski hanno adesso un anno in più d'esperienza, elemento chiave in una squadra che gioca a memoria. 

Elementi importanti, che Sarri prende in considerazione per caricare il proprio spogliatoio, che crede al sogno scudetto. E allora perché smorzare gli animi in conferenza?

Napoli, Sarri e quel duro lavoro che qualcuno dovrà pur fare

La risposta è semplice. Il tecnico è colui chiamato anche ad avere ben chiaro il polso della situazione. Se il gruppo rischia di esaltarsi troppo, trascinando la piazza con sé, un allenatore esperto deve sapere che tutto ciò può condurre a errori banali, a disattenzioni letali, magari durante il preliminare di Champions League, mettendo l'intera stagione su binari errati. 

Come affrontare la piazza delusa dopo un'eliminazione così repentina. Lo sa bene Benitez quanto sia difficile vivere in una Napoli che costantemente mormora alle tue spalle. Sarri non può dare per favorito il suo Napoli perché in quel caso dovrebbe vestire la sciarpa del tifoso e non la tuta del tecnico: “Bisogna aver grande umiltà e mentalità per far bene”. E' questo il messaggio lanciato e nessuno al mercato condotto da Giuntoli e De Laurentiis. Ounas è stato definito un ragazzino, come Diawara prima di lui. E' giusto che sia così, perché se Albiol ha avuto la maturità di cambiare il proprio stile difensivo, in quale mondo Ounas dovrebbe essere osannato dopo tre reti in amichevoli estive?

Luca Incoronato @_n3ssuno_

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