Con la maturità di un veterano l’ex Bologna si è imposto nella rosa di Sarri
NAPOLI DIAWARA / Diamante grezzo, ma nemmeno poi così tanto. Perché la prima stagione in azzurro di Amadou Diawara è andata bene, ritrovandolo spesso al centro delle news Napoli, per quanto concerne il dualismo con Jorginho. Un baluardo come Jorginho davanti non l'ha spaventato e anzi, per larghi tratti della stagione, la maglia da titolare è stata proprio del giovane talento proveniente dallo scorso calciomercato estivo. “Cosa ruberei a Jorginho? I piedi..” risponde il guineano davanti ai tifosi di Dimaro, eppure a quella qualità in cui forse pecca almeno un po' riesce a sopperire alla grande con un fisico statuario ed un controllo del ruolo che lo fa paragonare ai più grandi. Ma questa Juve allora può temere il Napoli per la prossima stagione? “Certo che si. Abbiamo una grandissima squadra e possiamo vincere tutto”. Diawara è sicuro, lo è sempre stato dei suoi mezzi, ma ora lo è anche di questo Napoli.
Napoli, Diawara oggi e domani: “Voglio restare a lungo”
Il primo anno in azzurro è servito a conoscere Sarri, l'ambiente, i compagni. È servito a sentirsi più grande di quanto la carta d'identità non dica. 20 anni sono ancora troppo pochi per essere considerati tra i migliori d'Europa, eppure il faccia a faccia con i campioni della Champions non l'ha spaventato. “Un'emozione incredibile il Bernabeu contro giocatori così forti”, continua Diawara, convinto che quello sia stato solo l'inizio. “Ho cinque anni di contratto, se posso voglio restare a lungo”. Il pubblico azzurro presente al ritiro in Trentino applaude convinto. Quel ragazzo dalle gambe lunghe e fisico longilineo sembra nato per essere un leader. Un leader fastidioso, se c'è il bisogno: lo sanno bene a Bologna, lo sa bene anche Jorginho, suo compagno di squadra. Se Diawara vuole qualcosa è abituato a prenderselo. E ora che è anche sicuro di potersi prendere lo scudetto, i tifosi sperano abbia ragione ancora una volta.
Gennaro Arpaia




















