Il giovane centrocampista guineano è all’anno della definitiva consacrazione in maglia azzurra
NOTIZIE NAPOLI DIAWARA SCUDETTO / “Siamo fortissimi e ne siamo consapevoli, ma vogliamo migliorare ancora”. Queste le parole di Amadou Diawara, il giovanissimo quanto eclettico centrocampista del Napoli, vero e proprio gioiello, un'intuizione di Giuntoli nella sessione di calciomercato di un anno fa. Diawara era già conosciuto in Italia per quanto di buono fatto vedere a Bologna con la maglia rossoblù, ma il passaggio al Napoli era comunque tutto da valutare. Ci ha creduto la società, ci ha creduto anche Maurizio Sarri che ama plasmare calciatori come lui e metterli a disposizione della propria squadra. Un classe 1997 che però va in campo con la sapienza tattica di un trentenne, candidato a diventare tra i migliori interpreti del ruolo in giro per il continente. Questo è Amadou Diawara, che ora dal Napoli spera di avere la maturazione giusta per poter diventare un punto di riferimento in ogni momento e non più solo un giovane dalle belle speranze pronto a fare il salto di qualità.
Napoli, Diawara rilancia i sogni azzurri
In campo sarà anche più maturo di quanto la carta d'identità non reciti, ma ai microfoni delle Tv Diawara resta il ventenne che è, alle prese con un entusiasmo naturale, capace di instillare fiducia persino a chi lo ascolta, come confermano le ultime notizie Napoli. “Conosciamo le nostre qualità, ma lavoriamo duramente. Sarebbe importante riprendere da dove abbiamo lasciato. Bisogna dare il massimo, anche io devo migliorare tantissimo per inseguire il mio sogno”. Ed uno dei sogni di Amadou fa il paio con quello che i tifosi azzurri sognano. Scudetto è una parola sempre più pronunciata a Napoli, ma che forse ai ragazzi come Diawara fa meno paura. Lui nemmeno c'era l'ultima volta, ma sa di poter dare una mano importante se si vuole provare ad arrivare fino in fondo nella corsa contro la Juventus. Nell'ultima stagione, proprio contro i bianconeri, ha mostrato un saggio di tutte le sue qualità, risultando spesso tra i più positivi e rubando il posto a Jorginho, uno dei migliori interpreti del ruolo in giro per la Serie A. Non ha abbassato la testa nemmeno contro i mostri sacri del Real Madrid: 180 minuti in campo tra Bernabeu e San Paolo e la convinzione di poter fare la differenza anche in quel ruolo. Perché il futuro sarà suo, ma anche il presente non è da buttare via.
Gennaro Arpaia




















