Il portiere brasiliano ha tracciato un bilancio dell’esperienza in giallorosso
ALISSON ROMA / Il portiere della Roma Alisson ha concesso un'intervista alla tv ufficiale del club giallorosso. Queste le dichiarazioni dell'estremo difensore brasiliano:
ANNO 2017/2018 – “E' un anno speciale per me, è arrivato il momento. La Roma ha fiducia in me, anche i tifosi, voglio dimostrarlo come in faccio in campo, cerco di fare del mio meglio per la squadra e per i tifosi. (…) Questo sarà l'anno più importante per noi. Il livello della Serie A si è alzato e dobbiamo starci con la testa giusta. Dobbiamo lavorare sodo, lo abbiamo fatto anche in vacanza. Non c'è più pausa nel calcio di oggi”.
CARATTERISTICHE – “Sono un bravo ragazzo, in campo cattivo e forte. Cerco di fare il meglio e esprimere le caratteristiche migliori. Lavoro come un malato e ho grandissima voglia di vincere. Noi portieri non possiamo sbagliare neanche una volta, se sbagliamo è finita. Dobbiamo lavorare più degli altri. In un anno ho cambiato anche un po' del mio stile. Ho unito la base agli insegnamenti di Savorani, che lavora molto sul piazzamento, il modo di gestire la palla. Questa è la maggior differenza rispetto al Brasile. (…) Qui si lavora più tranquillamente, questa è un'esperienza troppo importante per me. (…) Anche quando giocavo all'Internacional mi piaceva giocare con i piedi. Quando sono arrivato qui dovevo giocare per forza con i piedi perchè a Spalletti piaceva molto questo modo di giocare e penso di essere cresciuto sotto questo aspetto”.
IL RIGORE PARATO A PEROTTI – “Lui è un bravo ragazzo. Parargli un rigore è quasi impossibile, mi sono allenato molto lo scorso anno con lui e diciamo che un po' ho imparato. Lui tira molti rigori in allenamento e un po' mi ha dato fastidio (ride, n.d.r.). Lui ha voglia di vincere sempre, gli argentini sono così, vuole aiutare la squadra. Ci ha fatto arrivare in Champions in una partita assurda, era l'ultima di Francesco e volevamo vincere”.
GERSON – “Dal Brasile all'Italia cambia tutto: il clima, la lingua, il modo di giocare. Lui è un bel calciatore, un bravo ragazzo, è disponibile a imparare. Può fare bene alla Roma e potrà rendere felici i tifosi”.




















