La parabola discendente dell’ex bianconero, presentato come top player
JUVENTUS KRASIC / Milos Krasic verrà sicuramente ricordato come forse la più grande meteora passata alla Juventus negli ultimi 10 anni. Sbarcato a Torino dal CSKA Mosca, il giocatore fu accolto con aspettative decisamente elevate. Fu subito chiamato 'nuovo Nedved' da addetti ai lavori e non solo, sia per caratteristiche tecniche, che per il caschetto biondo, che ricordava appunto quello del Pallone d’Oro ceco. L’esterno d’attacco venne acquistato dalla Juventus per 15 milioni di euro nel 2010 al termine di un’asta di calciomercato che coinvolse molte squadre europee.
Questo acquisto, tuttavia, inizialmente si dimostrò assolutamente azzeccato. Tripletta al Cagliari alla quinta giornata e i numeri nella prima parte della stagione sembrarono dare ragione agli uomini mercato bianconeri: tre gol e sei assist nelle prime 8 partite ma anche, subito dopo, una squalifica per simulazione. Rimarrà questo episodio soprattutto nell’immaginario collettivo, segno più rilevante lasciato da Krasic in Serie A. La musica per l’ala offensiva, infatti, cambiò sia nel girone di ritorno che con l'arrivo di Conte, ex bianconero che in breve tempo ha saputo ribaltare il corso delle news Juventus del tempo, dopo anni di sofferenza. La decisione del tecnico di Lecce di modificare il modulo ridusse drasticamente lo spazio per l’ex CSKA sino a spingerlo all’addio. Pochi mesi fa Krasic è tornato a parlare di Conte e del motivo della loro conflittualità: “La Juventus è un rimpianto, pensavo di restarci a lungo. Conte decise di puntare su Lichtsteiner. Ad oggi non ho ancora capito perché non mi volle più in squadra”:
Juventus, il triste prosieguo della carriera di Krasic
Vediamo, dunque, quale piega prese la carriera di Krasic dopo la cessione al Fenerbahce. Purtroppo anche questa esperienza non si dimostrò positiva e la fase discendente del serbo continuò ulteriormente. Complice sia un infortunio persistente che il rapporto burrascoso con il tecnico Aykut Kocaman, con cui furono frequenti le liti, il laterale d’attacco non riuscì a lasciare un buon ricordo di sé nemmeno in Turchia. Per queste ragioni l’avventura del serbo fu di breve durata. Prestato una stagione al Bastia, il giocatore fu poi messo fuori rosa ed infine ceduto al Lechia Gdansk, squadra del massimo campionato polacco nella quale milita ancora oggi. Insomma, per Krasic dopo la Juventus è stato un susseguirsi di stagioni negative, che lo hanno reso protagonista di un inesorabile declino, basti pensare che dal 2011 all’estate del 2015, anno dello sbarco in Polonia, la 'Furia Serba' ha collezionato soltanto tre gol, perdendo sia la Nazionale che l’interesse di società di rilievo sul mercato. Oggi pare difficile pensare che la sua valutazione nel 2011 era di 20 milioni di euro.
Lorenzo M. Pierini




















