Il portiere brasiliano protagonista con il Corinthians: sei partite di fila senza subire reti
CASSIO CORINTHIANS / Riprendersi il titolo che fu suo appena due anni fa dopo il flop a sorpresa della scorsa stagione. E' questo l'obiettivo del Corinthians, capolista del campionato brasiliano con 32 punti conquistati sui 36 a disposizione. La squadra di Carille è già in fuga: dopo dodici giornate sono già 9 i punti di vantaggio sul Flamengo primo inseguitore e 10 sul Gremio terzo. Con dieci vittorie e due pareggi il 'Timao' è l'unica formazione ancora imbattuta in Serie A e se, con 21 gol all'attivo, è il secondo miglior attacco insieme al Fluminense, il suo vero punto di forza appare la difesa.
PORTIERE GIGANTE – Con soli 5 reti subit nelle prime dodici di campionato il Corinthians vanta la miglior difesa in Brasile. Grandi meriti vanno soprattutto al suo portiere Cassio Ramos, che i suoi tifosi hanno ribattezzato il 'Gigante'. Davanti a lui, infatti, la porta diventa più piccola per gli avversari: da sei partite non subisce gol e con 540 minuti di imbattibilità è il craque del momento. Dopo il gol subito nel derby comunque vinto contro il San Paolo, il 30enne estremo difensore ha abbassato la saracinesca contro Cruzeiro, Coritiba, Bahia, Gremio, Botafogo e infine ieri contro il Ponte Preta, quando ha anche neutralizzato un calcio di rigore a Lucca.
Corinthians, la rivincita di Cassio: sognando la Seleçao
Da tempo Cassio si è preso la sua rivincita sul calcio europeo. Era il gennaio del 2009 quando sbarcò in Olanda per vestire la maglia del Psv Eindhoven, dove però non ebbe praticamente mai modo di mettersi in mostra, tanto che nella successiva sessione di calciomercato fu girato in prestito allo Sparta Rotterdam. Nel 2011 risolte il suo contratto con i biancorossi e da svincolato tornò in patria con il Corinthians, con cui ha vinto anche un Mondiale per Club. Un sogno è rimasto da coronare: quello di esordire con la maglia della Nazionale verdeoro in una partita ufficiale. La sua ultima convocazione risale al novembre 2015, quando Dunga lo chiamò per i match di qualificazione contro Argentina e Perù.




















