Wenger ha messo in naftalina l’algerino per provare a piazzare il ‘colpo’ Lemar
CALCIOMERCATO ARSENAL MAHREZ / La scorsa settimana abbiamo svelato che Arsenal e Leicester hanno raggiunto un accordo per Mahrez, aggiungendo che presto sarebbe arrivato l'annuncio. Un annuncio ancora non arrivato perché l'affare tra i due club si è fermato al traguardo. I motivi di questo arresto, secondo quanto raccolto dalla redazione di Calciomercato.it, sono essenzialmente due: dopo l'acquisto di Lacazette per 60 milioni di sterline bonus compresi – l'investimento più alto di sempre fatto fin qui dall'Arsenal per un giocatore. Battuto il record che apparteneva all'affare Özil – il Leicester ha chiesto indispettitamente di modificare al rialzo l'accordo, magari attraverso l'inserimento di ulteriori bonus. Al contempo Wenger ha poi deciso di giocarsi le ultime fiches per arrivare a Thomas Lemar, il primo obiettivo per la trequarti mancina. Finora il Monaco ha fatto resistenza sparando cifre folli con il solo intento di evitare la cessione del 21enne francese di origini guadalupensi. I monegaschi non vogliono privarsi anche di un altro dei protagonisti della vittoria della Ligue 1, nei programmi le ultime due-tre grandi partenze sono infatti quelle di Mendy (diretto al Manchester City), Bakayoko (Chelsea in pole) e Fabinho (tra Manchester United e Psg).
Il 26enne Mahrez, che ha 'rotto' col Leicester e che è probabilmente infastidito dal comportamento di Wenger, è così costretto a restare in attesa degli eventi, tifando per il Monaco con la speranza che anche quest'anno – come lo scorso – non salti il passaggio all'Arsenal. L'algerino è un'alternativa al finora irraggiungibile Lemar, ma potrebbe essere anche l'eventuale sostituto di Alexis Sanchez. I 'Gunners' sono al lavoro per cercare di rinnovare il contratto in scadenza nel 2018 dell'attaccante cileno, negli ultimi giorni accostato di nuovo all'Inter, tuttavia, nel caso non riuscissero a trovare un punto d'incontro (in ballo ci sono cifre da capogiro), la cessione (preferibilmente non in Inghilterra, al Manchester City) diventerebbe pressoché inevitabile.




















