Il vicepresidente dei nerazzurri ha parlato delle prospettive del club
INTER ZANETTI / Javier Zanetti torna a parlare del suo passato da calciatore e il suo futuro da dirigente. Il vicepresidente nerazzurro ha fatto il punto sulle news Inter e le prospettive del club. Arrivato nel calciomercato estivo del 1995, Zanetti è diventato ben presto leader, capitano e leggenda dei tifosi interisti: “Come ho fatto a giocare così a lungo? Madre natura mi ha dato una grandissima mano! A parte questo, per giocare ad alti livelli devi avere la cultura del lavoro, curare i minimi particolari. Devi fare tutto ciò che ti può permettere di giocare per tanti anni ad alto livello, sia in Italia che in Europa – spiega ai microfoni di 'Rolling Stone' – Nuova vita? Ho ricominciato a studiare: cambiare due proprietà straniere (prima quella di Thohir, ora Zhang Jindong, ndr) aiuta ad aprirti e cambiare mentalità. Devo dire che questa nuova proprietà punta molto su di me, soprattutto a livello internazionale, per la mia riconoscibilità. Vogliamo tutti che l’Inter torni a vincere, e questo è quello che vuole anche la società”.
Inter, Zanetti parla dei progetti futuri
L'Inter è alla ricerca di top player sul mercato. Zanetti fa il punto sui grandi progetti del club: “Come mi trovo con Jindong? Molto bene perché è una società che ha grande entusiasmo, ci sono grandi progetti per il futuro. Vuole far crescere l’Inter, ci tiene tantissimo alla nostra identità. Ovviamente ci stiamo ancora conoscendo, non è semplice il primo approccio, ma ci sono i presupposti per un grande futuro. Fondazione PUPI? Sì, credo che il calcio faccia tantissime cose. Per me è un megafono molto potente, si possono trasmettere dei messaggi molto positivi. Mi auguro continui a farlo, perché ce n’è bisogno”.
TOTTI – “Francesco è un grande amico, e ho sempre avuto grandissimo rispetto per lui. Credo che la prima cosa che deve capire è che ora inizia una nuova vita, completamente diversa da quella a cui eravamo abituati. Non è semplice, sicuramente. Però, con grande umilità, deve iniziare ad ascoltare, a imparare da chi ha più esperienza di lui per riuscire a fare un percorso lavorativo nuovo”.




















