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Juventus- Marchisio e la Juventus, storia di un amore infinito

Il centrocampista torinese ha passato la sua vita in bianconero, arrivando a vincere quasi tutto con la sua squadra

NEWS JUVENTUS MARCHISIO / Bianconero a vita. Da sempre e per sempre. Quando si pensa al simbolo della Juventus degli ultimi anni, all'uomo bandiera della squadra pluricampione d'Europa non può venire in mente che lui, Claudio Marchisio. Classe 1986, il centrocampista torinese con la Juventus ha vinto di tutto. Sei campionati di Serie A consecutivi (2011-2012, 2012-2013, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016 e 2016-2017), uno di Serie B (2006-2007), tre Supercoppe italiane (2012, 2013 e 2015) e tre Coppe Italia (2014-2015, 2015-2016 e 2016-2017). Il Principino, così soprannominato per il suo stile elegante e il suo impeccabile modo di fare, fuori e dentro il campo, entra nel vivaio della Juventus a soli 7 anni, nel 1993 e copie tutta la trafila delle serie giovanili da capitano fino ad arrivare in prima squadra. Con l'ambita maglia bianconera, Marchisio diventa uno dei protagonisti della promozione in Serie A dopo la retrocessione “forzata” della Vecchia Signora, nell'annata 2006-2007. Solo per un anno le sue spalle vestono un altro colore. Nel 2007-2008, il torinese vive la sua esperienza fuori “casa”, un anno all'Empoli. Da lì in poi, è solo Juventus. Il calciomercato non ha mai visto in discussione il suo cartellino. 279 presenze, 33 reti. Esacampione d'Italia insieme alla sua Signora.

 

Marchisio: sempre meno titolare, ma uomo chiave della vittoria bianconera

Un Dna bianconero, quello di Claudio Marchisio, considerato da molti uno dei centrocampisti centrali più forti del panorama europeo. Un amore destinato a non avere fine quello tra lui e la Juventus, suggellato anche dal rinnovo del contratto che lega alla sua amata squadra fino al 2020. Per questo momento importante era intervenuto anche il presidente Agnelli, per sottolineare la grandissima fiducia della società bianconera verso Marchisio. “Claudio è il sogno che ogni bambino vorrebbe essere. Entra la Juventus a 7 anni e passa tutta la trafila delle giovanili sino a portare la fascia di capitano. Claudio è già leggenda, è già al museo, avendo superato le 300 presenze con la maglia bianconera. Oggi rappresenta il punto di contatto tra la Juventus di ieri, di oggi e di domani. Può essere considerato un senatore, a maggior ragione con un rinnovo per i prossimi cinque anni”. Nel 2020 Claudio avrà 33 anni, 26 dei quali passati in bianconero. Ha idealmente raccolto una pesantissima eredità, quella di bandiera juventina, colmando il vuoto che l'assenza di Del Piero aveva lasciato nel cuore dei tifosi bianconeri. Nell'aprile del 2016 un tremendo infortunio (rottura del crociato) lo tiene lontano dai campi per molto tempo, al ritorno un nuovo infortunio, questa volta muscolare lo costringe ad un nuovo stop. A causa di questi sfortunati eventi, puntualmente presenti tra le news Juventus, Marchisio non è più tra i titolarissimi di Mister Allegri, eppure il suo contributo risulta fondamentale per ogni traguardo raggiunto dalla compagine bianconera. Marchisio è un uomo-spogliatoio, un collante, una certezza, è uno dei pilastri della squadra più forte d'Italia. E non intende affatto spostarsi altrove per avere quello spazio che non trova attualmente alla Juventus. Lo ha dimostrato chiaramente durante la cerimonia di premiazione di questo campionato di Serie A. Claudio Marchisio vince lo scudetto per la sesta volta con le lacrime agli occhi. Commosso come alla prima medaglia consegnata, sopraffatto dalle emozioni che solo un grande amore può regalare. Oltre ogni bacio alla maglia che lascia il tempo che trova, ogni gesto eclatante di chi è disposto a vendersi al miglior offerente, Marchisio è il simbolo della fedeltà, del sacrificio, della passione per la sua Juventus. Fino alla fine.

Alessandra Curcio

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