Il bianconero si esprime con vigore, i supporters delle altre squadre non la prendono bene
JUVENTUS BUFFON POLEMICHE / Qualche giorno fa Gianluigi Buffon si è lamentato in un'intervista del malcostume tutto italiano di tifare contro le squadre del nostro Paese nelle competizioni europee. Apriti cielo: da lì sono nate polemiche a non finire sul web. Nella fattispecie del portiere della Juventus, il riferimento era ai tanti supporters delle rivali dei bianconeri che hanno dato vita a dei veri e propri festeggiamenti in seguito alla sconfitta degli uomini di Massimiliano Allegri nella finale di Champions League di inizio mese. Cosa aveva detto Buffon? “Chi gode delle sconfitte altrui fa capire quanto miserabile possa essere l’uomo. Ed io sono orgoglioso di non fare parte di questa schiera, di chi ride, sghignazza o scrive sulle tue delusioni, a maggior ragione se è un giocatore. Quando alla squadra più forte che spesso fa soffrire gli altri per gran parte della stagione, per una volta capita di perdere, questo causa gioia smisurata nelle sue rivali. Addirittura con caroselli, fuochi e cose del genere: ciò mi fa sorridere, perché è un modo italiano di vivere le disgrazie altrui senza pensare a costruirsi le proprie vittorie”.
Le 'disgrazie' a cui si riferisce Buffon, ovviamente, sono quelle prettamente sportive, perché da lì partivano gli sfottò dei tifosi avversari. Già, sfottò: con questa parola i molti appassionati che si sono sentiti chiamati in causa hanno bollato le reazioni al post Juve-Real. Semplici sberleffi fra tifosi rivali, che finché si resta nella goliardia fanno assolutamente parte del gioco. Perché il rischio è che si possa poi sfociare nell'odio, e di quello il pallone di casa nostra è fin troppo pieno. Allo stesso modo, dalle ultime news Juventus relative a questa situazione, si evince che il popolo di internet ha attaccato Buffon con troppa veemenza, rinfacciandogli peraltro di aver fatto lo stesso contro l'Inter, in un ormai famigerato video che ritrae il portiere della Nazionale saltellare con lo striscione “5 maggio, godo ancora”. Insomma, a Buffon si è ritorta contro una questione che lui stesso aveva sollevato. E via di nuovo al ping pong di accuse, con i sostenitori del capitano juventino che hanno sottolineato la differenza: Buffon stava festeggiando per una vittoria della Juventus anziché il dramma sportivo di una rivale storica come l'Inter. Sottigliezze, ma è sul filo di queste sottigliezze che si è sviluppato il dibattito, rigorosamente social.
Juventus, le parole di Buffon e il concetto che sottendono
E ancora, via al televoto web. Chi sostiene Buffon sostiene che in ottica internazionale il tifare per una squadra del proprio paese fa riferimento all'amor patrio che dovrebbe essere proprio di tutti. A maggior ragione se ci sono coinvolti calciatori che difendono anche la maglia della Nazionale, capitano compreso. Dall'altra parte, appunto, a molti ha fatto sensazione il fatto che Buffon non solo abbia parlato 'da juventino', ma che lo abbia fatto da Coverciano, dove il suo club non ha più la maglia bianconera ma azzurra di tutti gli italiani. E come al solito la gente si divide sull'argomento: c'è chi critica Buffon per manifesta ipocrisia, chi gli dice di aver assunto un atteggiamento fin troppo 'alla Piqué' (in riferimento alla filosofia filocatalana del capitano del Barcellona spesso manifestata anche con indosso la maglia della Nazionale spagnola) e chi gli consiglia candidamente di limitarsi a parlare del solo calciomercato. Fatto sta che Buffon e gli altri giocatori della Juventus che rappresentano il punto di forza dell'Italia hanno un'importanza cruciale nella squadra di Ventura, e lì raccolgono tutti gli onori che gli sono dovuti. L'errore probabilmente è stato entrare nel merito di una bega tra squadre di club, sottolineando anche – lui, capitano dell'Italia – che accade “solo in Italia” quando poi ad esempio proprio in Spagna succede ben di peggio. Provate un po' a chiedere ai catalani per chi tifassero quella sera. Ma, in fondo, il portiere di Carrara va compreso. Si è trattato più di uno sfogo, espresso con fin troppa enfasi e con termini decisamente poco adatti, a seguito di una delusione enorme, che brucia ancora tanto nei cuori di tutti i tifosi juventini e per chi semplicemente tifa per il calcio italiano. Ciò che magari si poteva evitare era il riferimenti all'unità che gli italiani ritrovano soltanto ai Mondiali ed agli Europei e che smarriscono fin troppo facilmente per quanto riguarda gli altri ambiti calcistici. Come già detto: è tifo, da una parte e dall'altra, e finché si resta nell'ambito dello sfottò (senza tirare in ballo catastrofi naturali…) può essere consentito anche andare un po' sopra le righe.




















