Il presidente orobico ha parlato del futuro dei calciatori nerazzurri
PERCASSI ATALANTA / L'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' propone una lunga intervista al presidente dell'Atalanta Antonio Percassi. Queste le sue dichiarazioni:
GASPERINI – “Abbiamo sempre creduto nel nostro allenatore, grazie a lui a Bergamo non si è mai visto giocare così bene. All'inizio la squadra faticava a seguirlo? E' vero, serviva una scossa. Ricordo che il mercoledì prima del Palermo ho detto alla squadra: 'Chi non gioca da Atalanta, non mette più piede qui dentro'. Gasperini era un’idea che avevamo da tempo, anche se inizialmente avevamo puntato su Maran. Gasperini era sotto contratto col Genoa e quando Preziosi mi ha telefonato per dirmi che prendeva Juric, non ho perso tempo e l’ho chiamato”.
MONTE INGAGGI e CALCIOMERCATO IN ENTRATA – “Non faremo follie, il monte stipendi al massimo aumenterà del 20 per cento. Dobbiamo avere i conti in ordine, c’è la volontà di migliorare la squadra ma oltre certi limiti non possiamo andare perché l’Atalanta ha raggiunto il giusto equilibrio e non abbiamo alcuna intenzione di rompere il giocattolo. L’Europa League ci porterà 7-8 milioni, è vero, ma noi dobbiamo anche pensare agli investimenti già messi in campo: 10 milioni per migliorare il centro di Zingonia e 40 milioni, compresa l’acquisizione e la demolizione dell’area, per il nuovo stadio che sarà pronto tra tre o quattro anni. Vogliamo tenere l’equilibrio per non essere costretti a vendere all’ultimo momento, come era successo nel 2014 quando cedemmo Bonaventura al Milan (per 5,5 milioni, n.d.r.): non ripeteremo più operazioni simili. L’idea è di comprare giovani italiani, adesso tutti seguono il modello Atalanta, ma non è facile prendere italiani di qualità. E noi siamo delle formichine rispetto alla Juve”.
KESSIE-MILAN – “Perché cederlo? Per due motivi: lui voleva andare al Milan e l’offerta economica era insostenibile per noi”.
CONTI – “Ha altri quattro anni di contratto, se qualcuno si fa avanti… Comunque gli consiglierei di stare un altro anno all’Atalanta, magari va alla Juve e finisce col giocare poco. Lo stesso Caldara me l’ha detto: voglio stare un altro anno, ora non mi considero pronto per la Juve”.
GOMEZ – “Anche lui ha tre anni di contratto, non è stato fatto nessun ragionamento finora. Vedremo. Ma non credo che voglia andare in una squadra qualsiasi e adesso c’è l’Europa…”.




















