Il presidente dei giallorossi ha parlato anche del futuro extracalcistico di Totti e del prossimo allenatore
CALCIOMERCATO ROMA PALLOTTA / Il futuro di Totti, l'erede di Spalletti (con Di Francesco in primissima fila), l'addio di Szczesny (che potrebbe restare in Serie A), la cessione di Salah (sempre più vicino al Liverpool) e la distanza dalla Juventus. Il presidente della Roma James Pallotta non si nasconde e racconta tutto quello che è successo in questi ultimi mesi senza peli sulla lingua. Si parte dal tecnico toscano, che qualche giorno fa ha ufficializzato il suo addio: “È un uomo molto complicato, ma anche un genio, e un tipo molto creativo. Io non l’ho mai criticato, perché mi ha salvato il c…o l'anno scorso e quest'anno. Sapevamo da un po' di tempo che se ne sarebbe andato”.
Calciomercato Roma, la verità Pallotta su Totti, il prossimo allenatore e gli acquisti
E' un James Pallotta a 360°. Intervenuto sulle frequenze di SiriusXM, emittente radiofonica di New York, il patron ha fatto il punto sul molti temi che riguardano il calciomercato Roma e non solo. Queste le sue parole raccolte da Calciomercato.it:
EREDE – “Stiamo parlando con un paio di ragazzi, c'è stata qualche complicazione ma entro una settimana pensiamo di dare l'annuncio”.
TOTTI – “Se vuole ha contratto di sei anni per fare il dirigente con noi. Se fossi in lui ora me andrei al mare, poi però, visto che ha questa grande reputazione io cercherei di trarne il massimo vantaggio. Lui può essere un ottimo ambasciatore dei nostri brand e fare un sacco di soldi per se stesso con sponsor e pubblicità varie in tutto il mondo”.
MONCHI – “A Boston ho visto Monchi e gli altri dirigenti e in questi cinque giorni ci occuperemo di tante cose, anche del mercato. Monchi la prima volta l'ho incontrato 9 mesi fa a Londra, ci siamo piaciuti subito. Siamo fortunati che abbia scelto noi, aveva offerte più ricche della nostra e se ci ha scelto vuol dire che crede nel progetto”.
SALAH – “Va al Liverpool? Con queste domande mi sembrate dei giornalisti di Roma, comunque per ora non c'è niente. Continuano a farci offerte per molti giocatori, e se dessimo retta a tutti partirebbero i tre quarti della nostra rosa. Ora vedremo cosa fare. Per migliorare ci servono 4 o 5 rinforzi di peso, perché faremo anche la Champions. In questa stagione ci hanno penalizzato gli infortuni, specie nel reparto difensivo. Quello di Florenzi ci è costato almeno 4 punti. E poi non avevamo abbastanza profondità in attacco: Dzeko ha segnato 39 gol ma se si fosse infortunato non so in che posizione saremmo finiti in campionato”.
SZCZESNY – “Va via? A me ha detto che vorrebbe rimanere con noi. E dico di più: sono rimasto sorpreso dal fatto che alcuni di quelli che pensavo volessero andarsene prima e dopo l'ultima partita (contro il Genoa, ndr), sono venuti a dirmi che vogliono restare. È segno che abbiamo un bel gruppo, ci manca un pò di profondità e Monchi ci aiuterà”.
GIOVANILI – “Le nostre squadre giovanili sono tutte nei playoff e hanno lavorato benissimo. E in America, dove abbiamo undici accademie siamo di gran lunga i migliori e qui troveremo i migliori, con il passaporto, da far andare in Italia. In generale, i nostri giovani hanno talento e non accadrà più che vadano altrove, lo metteranno a disposizione della nostra squadra. Poi quando avremo lo stadio sarà tutta un'altra cosa”.
DISTANZA JUVENTUS – “Cosa ci manca? Una tradizione e una proprietà consolidata. Io in un paio di anni ho dovuto imparare tante cose, a cominciare da come funziona in Italia il sistema bancario. Comunque se guardi bene come la Juve ha costruito il team, loro hanno grandi centrocampisti ma anche noi. Sono meglio di noi in attacco, ma in difesa la differenza è che loro stanno insieme da tanto tempo. Sono come i Boston Celtics o i Golden State Warriors, giocatori che si conoscono bene perché da tanto tempo stanno insieme, e ogni anno inseriscono uno o due giocatori su una grande base: è ciò che dovremo fare anche noi, senza più fare tante compravendite”.




















