L’attaccante della Pro Vercelli ha parlato anche del suo futuro
GENOA TORINO BIANCHI / Rolando Bianchi dice la sua sulla stagione del Torino. L'ex attaccante granata, attualmente alla Pro Vercelli, ha parlato del prossimo impegno della formazione di Mihajlovic contro il Genoa, che evoca brutti ricordi legati a una sfida del 2009 che decretò la retrocessione del 'Toro': “Giocarono alla morte? Giusto così, anche se formalmente non avevano più nulla in bilico, da giocarsi. Difatti domenica dovrà essere il Toro a fare la stessa cosa: andare a Marassi e giocare esattamente così, alla morte – spiega a 'Tuttosport' – Per vendetta? No. Per giustizia. Perché dare il massimo è un dovere innanzi tutto morale. Sempre. E a maggior ragione se la partita è molto importante”.
SALVEZZA – “Per chi tifo tra Genoa, Empoli e Crotone? Si salvi chi più l’avrà meritato, alla fine. Ma col cuore dico Crotone. Per Nicola. Da allenatore mi sta facendo una grandissima impressione. Gli ho parlato, tempo fa. Con il suo modo pacato ma forte trasmette tanta convinzione anche solo al telefono. Unamanamente e con i fatti sta dimostrando di essere un grande. Senza offesa per gli altri allenatori, Nicola meriterebbe davvero di salvarsi, dopo tutto quello che ha realizzato in questi mesi. Un mezzo miracolo, nel ritorno. Sarebbe la sua consacrazione, ora, la salvezza”.
FUTURO – “Qui a Vercelli è stata una favola. La Pro ha compiuto qualcosa di eccezionale: la forza di un grande gruppo si è vista. E’ sempre così, quando fai qualcosa di straordinario. Sembrava impossibile: invece, 14 risultati utili nelle ultime 15 partite. Allenatore molto preparato, ottima società, compagni stupendi, ambiente sano, tifosi caldi… Di qui è nata questa bellissima salvezza anticipata. Non sapete quanto siamo contenti. Io ho un contratto con un rinnovo automatico in caso di salvezza. Ora ci parleremo. Volendo, qui, c’è tutto per restare e per continuare a fare bene. Valuteremo tutti assieme la situazione, senza problemi”.




















